Lonate, «questo Pgt è bugiardo». Il centrodestra abbandona l’aula

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LONATE POZZOLO – «Sembra più una favola. Questo Pgt è bugiardo». Tranchant Ausilia Angelino. Il centrodestra di Lonate Pozzolo ha preso (letteralmente) le distanze dall’adozione della variante generale al Piano di governo del territorio, ieri 30 novembre. Se infatti la maggioranza del sindaco Nadia Rosa ha fatto fronte unito, l’opposizione (escluso Grande Nord, che ha scelto di astenersi) ha scelto di abbandonare l’aula. «Non ci soddisfa, i cittadini non si rispecchiano nel documento», il motivo. Di contro, la replica puntuale del primo cittadino, che ha provato a gettare acqua sul fuoco: «I tempi sono stati lunghi, vero. Ma ora andiamo avanti».

Il Pgt fa discutere

Il Pgt ha fatto discutere. Al centro, i soliti temi. Da una parte, le intenzioni della giunta – illustrate dall’assessore all’Urbanistica Paolo Risi, col supporto tecnico dell’avvocato Emanuele Boscolo e dell’architetto Brusa Pasquè – che alle proprie volontà deve aggiungere le direttive imposte dalle leggi sovracomunali. Un esempio: la riduzione del consumo di suolo. Dall’altra, i temi noti che scaldano il centrodestra: la trasformazione di terreni standard in agricoli (con un chiaro riferimento al centro sportivo che mai sarà realizzato a Sant’Antonino), il tema delle aree delocalizzate, il percorso parallelo della Zarina (il piano, in corso, per la costruzione di capannoni a Tornavento). E ancora: le tempistiche e le modalità con cui è stato portato avanti l’iter. Insomma, tecnicismi a parte, è emersa la questione politica.

«Pgt bugiardo»

«Questo è un Pgt bugiardo», l’affondo di Angelino. A partire dai «145 metri quadrati di aree standard trasformate in agricole: non si farà il centro sportivo e a sei mesi dal voto si vota un’adozione generale al documento a scapito dei proprietari di quelle terre. Non si poteva intervenire prima?». Non solo: «Abbiamo subito importanti delocalizzazioni e una parte dei volumi delle aree sono stati svenduti a un Comune vicino. Oltre a vedere molte persone che sono andate via da Lonate: invece di intervenire per il loro benessere, non costruiamo più». Fino alle critiche sui progetti della Zarina, soprattutto sull’iter. A dare man forte, Mauro Andreoli: «Il Pgt si adatta a nostre esigenze?», il dubbio. «Dopo il 2018, il documento è scomparso dai radar, pochi incontri e mai esaustivi. Si tratta di un documento importante che tocca anche gli interessi – e le tasche – dei cittadini anche interessi e tasche di cittadini: non c’è stato coinvolgimento».

La replica puntuale

Al sindaco il compito di offrire un quadro del lavoro svolto per l’adozione generale al documento. Repliche puntuali. «Ci sono stati tempi lunghi? Sì. Non ne siamo contenti, ma erano procedure complesse». Sul centro sportivo, la musica non cambia: «Abbiamo detto, fin dall’inizio, che se ci fosse stata sostenibilità economica per realizzarlo, lo avremmo fatto. Non c’è stata: servivano 900mila euro solo epr l’acquisto dei terreni. Un salto nel buio che non abbiamo ritenuto opportuno compiere». E il fatto che le aree siano tornate agricole rientra fra le linee imposte dalle normative, ha specificato. Le aree delocalizzate? «Non sono state svendute», facendo riferimento all’accordo interterritoriale con Somma Lombardo e Ferno in un’ottica di rilancio che agisce su un’unica grande area. Fino alla Zarina, che non viene citata nell’adozione generale del documento perché «quell’area è già consumata con un Pii approvato». In generale: «Questo Pgt è bugiardo? Non lo accetto».

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