Tornavento, primo sì per il nuovo capannone: «Non danneggia l’ambiente»

LONATE POZZOLO – «L’analisi svolta non ha individuato l’attesa di impatti significativi sull’ambiente». La Zarina incassa il primo sì. L’iter che porterà alla realizzazione del capannone logistico-produttivo a Tornavento – previsto nel Piano Esecutivo in variante al Pgt, per il quale la giunta ha deliberato l’avvio del procedimento di Vas – è in fase di consultazione. Ed è il rapporto ambientale pubblicato sul portale Sivas di Regione Lombardia a fornire tutti i dettagli.

La compatibilità ambientale

Un passaggio tutt’altro che scontato visto che l’insediamento del capannone è previsto in un’area a ridosso del centro di Tornavento, eletto nel 2019 come il borgo più bello della provincia di Varese, ma anche al confine con un sito naturale classificato come Zona di Protezione Speciale (ZPS). Dall’analisi presente documento emerge che non ci saranno impatti significativi. Ma per mitigare l’intervento è prevista anche l’attuazione di «specifiche misure di compatibilità ambientale, rappresentate da interventi di potenziamento strutturale e funzionale delle unità vegetazionali presenti lungo i fronti perimetrali del comparto insediativo». Sono interventi «finalizzati a garantire la presenza costante di un ecosistema filtro con funzione paesaggistica, ma anche ecologica e naturalistica». Operazione considerata «fondamentale», al punto che si reputa che la sua attuazione sia da «sottoporre a specifico controllo, per verificarne l’effettiva efficacia». Con lo scopo di «aumentare la capacità attrattiva degli ecosistemi di margine nella zona interessata».

Salute e benessere

Diversi – fra gli altri – i punti toccati dalla relazione. Come la salute e il benessere, per le quali «non sono emerse condizioni di significativa esposizione della popolazione a fattori di inquinamento atmosferico, disturbo acustico e rischio». Così come «non sono attese interferenze con habitat di rilievo vegetazionale e faunistico». Inoltre le analisi hanno evidenziato «l’attesa di potenziali contributi immissivi nell’aria non significativi».

Urbanistica e paesaggio

Da un punto di vista urbanistico, invece, viene specificato che «la variante non introduce ulteriori consumi di suolo rispetto al vigente Pgt». Mentre, dal fronte paesaggistico, l’intervento si colloca in un contesto territoriale sensibile. Ecco perché «la proposta di variante ha contenuto l’occupazione dell’area rispetto alle potenzialità edificatorie, prevedendo un insediamento concentrato al centro del comparto e mantenendo ampie fasce verdi perimetrali, per le quali sono previsti interventi di miglioramento e potenziamento».

I collegamenti

Fino al tema dei collegamenti. Infatti, l’attività logistica risulta «strettamente connessa con Malpensa: la vicinanza all’aeroporto e la disponibilità di una viabilità principale esterna ai tessuti edificati permette di massimizzare il contenimento dei fattori di problematicità legati al traffico e all’inquinamento che ne deriva».

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