L’ultimo abbraccio di Busto a Peppino Tagliabue: «Una persona speciale»

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BUSTO ARSIZIO – «Papà, una persona speciale». Così il figlio Alessandro ha definito Peppino Tagliabue nel corso della cerimonia funebre che si è tenuta oggi, 21 novembre, nella chiesa di Sant’Edoardo, officiata dal parroco don Antonio Corvi. Chiesa gremita, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, per dare l’ultimo saluto allo storico commerciante del quartiere che si è spento nella notte tra mercoledì e giovedì, all’età di 83 anni, a causa del Covid. «Bacia mamma per noi» il ricordo, pensando a Laura Occhioni, la moglie di Peppino, tragicamente scomparsa in viale Alfieri cinque anni fa mentre attraversava la strada di fronte alla loro cartolibreria-edicola.

Il ricordo dei familiari

A nome della famiglia ha parlato Alessandro Tagliabue, il figlio che porta avanti il negozio di viale Alfieri, ricordando la «vita piena» di papà Peppino, trascorsa «senza mai perdere la fiducia, mantenendo sempre una visione positiva. Capace di gesti semplici, umili e silenziosi, ma anche di grande imprese. Battaglie, lotte, resistenze continue, con una caparbietà e una generosità che pochi hanno eguagliato». Peppino Tagliabue era «un riferimento per la gente del quartiere e un faro per i colleghi commercianti». E, sottolinea il figlio Alessandro, «non ha mai smesso di guardare al futuro, con quello sguardo gioioso di un ragazzino che ha ancora tutta la vita davanti a sé». Fino a che il Covid non lo ha portato via, all’improvviso, senza «lasciare spazio ad un’ultima carezza» ai suoi cari. «Dimenticarti sarà impossibile, perché molto di quello che hai fatto insegnato è vivo e presente in noi» ammette Alessandro Tagliabue, ricordando la «grande eredità morale» e il «segno vivo» che Peppino ha lasciato. Anche la nipote ricorda quel nonno, ruvido ma affettuoso, che le ha «insegnato la passione per la vita e combattere per gli ideali».

L’ultimo abbraccio

In tanti hanno voluto dare, idealmente, un abbraccio ad una figura che nel quartiere, e non solo, era un punto di riferimento. A partire dai rappresentanti dell’amministrazione comunale, con il sindaco Emanuele Antonelli, la vicesindaco Manuela Maffioli e l’assessore ed ex sindaco Gigi Farioli, oltre ai consiglieri comunali del quartiere, come Laura Alba e Massimo Brugnone. Presente anche una nutrita delegazione dell’Associazione Commercianti di Busto e del Medio Olona, con il presidente Rudy Collini, l’ex presidente Romeo Mazzucchelli e il direttore Francesco Dallo, mentre è venuto dalla Toscana il presidente nazionale dello Snag, il sindacato dei giornalai, Andrea Innocenti. E ancora, gli Alpini, con il capogruppo di Busto Franco Montalto che al termine della cerimonia ha recitato la preghiera dell’alpino di fronte alla bara di Peppino Tagliabue. E gli Scout. Ma soprattutto tante persone comuni di Sant’Edoardo e di Busto che a Peppino Tagliabue volevano bene.

I ricordi dal pulpito

«Peppino, un bustocco doc – rimarca il sindaco Emanuele Antonelli – determinato, tenace, schietto, a volte un po’ burbero, ma sempre attento alle esigenze di tutti, della parrocchia, dei commercianti, degli scout. Per tutti era un amico, la sua vita piena e intensa è stata votata agli altri». Il presidente dell’Ascom Rudy Collini ricorda «50 anni di vero spirito associativo, in prestigiosi ruoli ricoperti con lungimiranza, rappresentando come pochi la passione, il sacrificio e l’impegno dei commercianti. Lottando instancabilmente al fianco dei negozi di vicinato, nel nome di valori assoluti come l’onestà e la trasparenza, sempre con perseveranza, ma anche con un sorriso e parole sostegno nel momento del bisogno». Un impegno che gli era valso l’Aquila di Diamante, la più alta onorificenza della categoria, oltre al riconoscimento di negozio storico per la sua cartoleria.

L’ultima battaglia

Ed è un impegno, a portare avanti la sua «ultima battaglia», per la sua categoria degli edicolanti, che Peppino Tagliabue è riuscito idealmente a strappare a tutte le figure istituzionali presenti per il suo ultimo saluto. L’istituzione della patrona degli edicolanti, la Madonna dell’Aiuto, con una preghiera e una data, il 2 maggio, «giorno in cui i giornali non escono e gli edicolanti hanno il tempo da dedicare alla festa», come ha ricordato il sindaco Antonelli. Promettendo: «Una cosa è certa, non lasceremo cadere nel nulla la sua proposta». Anche l’Ascom, nelle parole di Collini, «si impegnerà ad ultimare il progetto». Così come il sindacato di categoria, lo Snag: «Porterò avanti il tuo percorso di pubblicare e far arrivare la preghiera al Santo Padre» assicura il presidente Innocenti. E anche stavolta Peppino con la sua costanza ce la farà.

Sabato 21 i funerali di Peppino Tagliabue a Sant’Edoardo. Il commosso addio di Busto

 

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