Piano Lufthansa per evitare l’isolamento di Malpensa

IL PIANO DELLA COMPAGNIA AEREA TEDESCA: 173 VOLI SETTIMANALI DA E PER L'ITALIA E DUEMILA COLLEGAMENTI DALLA GERMANIA VERSO IL RESTO DEL MONDO

Se i decreti non cambiano, la Lombardia rischia di restare isolata non solo dalle altre regioni italiane ma dal resto del mondo. Salvo ragioni di necessità, al momento è vietato entrare e uscire dalla nostra gabbia dorata. Ma le compagnie aeree ci provano e a cominciare da Lufthansa tendono la mano all’Italia per evitare l’isolamento, consapevoli però che tutto dipenderà dalle limitazioni agli spostamenti imposte in questi mesi per decreto dal nostro governo (su cui, peraltro, si discute ancora).

Secondo quanto riportato ieri dall’Ansa, a partire dalla seconda metà di giugno, le compagnie aeree del gruppo tedesco aumentano il numero di collegamenti da e per le destinazioni italiane. “A partire dal 15 giugno verranno intensificate le frequenze e ripristinati i collegamenti da e per per Venezia, Bologna, Torino, Palermo, Firenze, Bari, Verona, Cagliari e Brindisi”. E Malpensa e Linate? Grandi assenti? “Da Malpensa 12 nuovi voli alla settimana su Monaco – si affretta a precisare l’ufficio stampa della compagnia aerea – più 7 voli settimanali su Dusseldorf, 7 su Bruxelles, 4 su Vienna”, che vanno ad aggiungersi ai 2 voli al giorno per Francoforte. Un piano di rilancio potente, per Malpensa, mentre Linate purtroppo resta al palo. “Linate sembra essere chiusa al momento” spiega Lufthansa. Poco male, perché Linate e Malpensa sono entrambe in Lombardia e gli spostamenti all’interno della regione sono consentiti.

Ma il punto di forza del piano del colosso europeo dell’aria, sostenuto e finanziato dal governo tedesco, è che “entro fine giugno sono previsti 2.000 collegamenti settimanali dalla Germania verso più di 130 destinazioni in tutto il mondo“. Quindi una volta sbarcati negli scali tedeschi, si potrà proseguire per varie destinazioni nel mondo.

Il punto cruciale ora è che la Lombardia esca dal limbo di regione a rischio. Se i vincoli alle frontiere regionali non cadranno, sarà legalmente impossibile prendere l’aereo salvo per comprovate esigenze di necessità: attualmente sono ammessi viaggiatori che si muovono per motivi di salute, lavoro e rientri da e per l’estero. La polizia svolge controlli rigorosi in aeroporto, per verificare se ciascun viaggiatore ha titolo di prendere l’aereo. A questi viaggiatori dovranno affiancarsi coloro che si spostano per leisure, al fine di creare la massa critica necessaria (in entrata e in uscita) per la ripresa del trasporto aereo.