Malpensa, presidio contro il green pass obbligatorio. «Tamponi gratis»

MALPENSA - I disagi sono stati nulli e la partecipazione è stata al di sotto le aspettative degli stessi organizzatori. Ma nel primo giorno di introduzione del green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro i sindacati di base di Malpensa

MALPENSA – I disagi sono stati nulli e la partecipazione è stata al di sotto delle aspettative degli stessi organizzatori. Ma nel primo giorno di introduzione del green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro i sindacati di base di Malpensa hanno comunque voluto far sentire la loro voce. E così Adl, Flai e Usb hanno organizzato questa mattina, 15 ottobre, un presidio davanti alla Porta 1 del Terminal 1 «non solo per chi non è vaccinato, ma per quello che veramente rappresenta il green pass: dividere i lavoratori. Non è possibile che si debba pagare per poter lavorare».

Lavoro per tutti

«Mi spiace che la nostra protesta venga generalizzata nel più ampio scontro tra favorevoli al vaccino e no-vax: noi siamo qui a manifestare semplicemente perché rivendichiamo il lavoro per tutti», spiega Andrea Orlando della Flai. «La nostra è una battaglia per il lavoro, non contro il vaccino. Noi siamo per una politica che porti la gente a vaccinarsi, non a obbligarla. E i tamponi devono essere garantiti a spese del datore di lavoro perché rientrano a tutti gli effetti negli altri Dpi, esattamente come le mascherine. Sul luogo di lavoro non deve essere il lavoratore a pagarli».

Messa in mora

Attraverso il volantino distribuito durante il presidio Adl, Flai e Usb rendono noto di aver predisposto con i loro studi legali una lettera da inviare alle aziende per la messa in mora rispetto alla eventuale mancata retribuzione o per il pagamento delle spese dei tamponi. «Il nostro futuro dipende solo da noi: se governo e aziende ci vogliono dividere, dobbiamo dimostrare loro che siamo più uniti che mai». Le tre sigle di base si dichiarano inoltre fortemente preoccupate di quello che può succedere a Malpensa e nell’indotto con il prossimo imminente sblocco dei licenziamenti dal primo novembre. A Malpensa il traffico aereo negli ultimi mesi è cresciuto, ma è ancora quasi la metà dei livelli pre-Covid del 2019.

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