MALPENSA – Il Garante per i prezzi ha dato dieci giorni di tempo alle compagnie aeree per verificare le dinamiche che hanno portato all’aumento spropositato dei costi che gli italiani si stanno sobbarcando per viaggiare. Soltanto a Malpensa, secondo uno studio redatto dal Corriere, l’incremento è stato del 61% rispetto a un anno fa e del 47% rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’analisi dei prezzi
Nonostante la concorrenza di ben sette compagnie aeree sulla medesima tratta la Malpensa-New York segna un aumento del 40% sul 2022 e del 57% sul 2019. Secondo l’analisi del Corriere si registrano incrementi a doppia cifra percentuale anche per andare in Spagna (+37%), Grecia (29%) e Francia (+20%). Per Barcellona addirittura l’aumento del 66% rispetto a un anno fa e del 77% rispetto al pre-Covid.
Complessivamente, la tariffa media nel periodo luglio-agosto di quest’anno è più alta del 75% rispetto al 2022 e del 59% rispetto al 2019.
La deadline
Si tratta di rincari molto più alti rispetto al tasso di inflazione e soltanto in parte giustificati dall’aumento del costo del carburante, di cui le compagnie aeree hanno fatto scorta lo scorso anno quando il prezzo era alle stelle e sembrava dovesse crescere ancora.
Entro il prossimo 20 luglio, Ita Airways, Ryanair, Wizz Air, easyJet, Aeroitalia e Neos dovranno ora fornire «spiegazioni precise sulle dinamiche dei prezzi e in particolare su determinate tratte che hanno visto una variazione anomala», si legge in una nota diffusa dopo l’incontro.