BUSTO ARSIZIO – Sono una dozzina le piante di alto fusto cadute solo tra quelle del patrimonio arboreo comunale, a cui si aggiungono i numerosi crolli nelle proprietà private. È la prima conta dei danni di palazzo Gilardoni dopo la giornata di nubifragi che ha colpito anche Busto Arsizio. Tra le location più “illustri” che sono state colpite spiccano i parchi di due ville storiche, villa Ottolini Tosi e villa Calcaterra, ma anche il parco Campone a Borsano e la Cascina dei Poveri a Beata Giuliana.
I crolli
Gli episodi risalgono ad entrambe le tempeste che si sono abbattute sulla città ieri, 24 luglio, prima al mattino e poi alla sera, caratterizzate da forti raffiche di vento ma anche da grandine con chicchi grossi come uova. A villa Tosi un albero si è spezzato ed è rovinato contro la cancellata, mentre a villa Calcaterra sono caduti dei grossi rami dal pino vicino al parcheggio sul retro, che è stato in parte interdetto alle auto già da ieri mattina. Al parco Campone a Borsano una pianta caduta ha costretto i tecnici comunali a recintare a titolo precauzionale anche la appena rinnovata area giochi per i bambini. Alla Cascina dei Poveri di Beata Giuliana invece un albero e caduto sulla zona del parcheggio sterrato. Tra gli altri episodi più rilevanti, la caduta di un grosso albero su via Deledda e quella di un albero in via Ponchielli, in zona Frati, e alcuni crolli di rami nel parco della sede dell’INPS di piazza Leone XIII a Sacconago.
«Prevenire? Impossibile»
Numerosi gli interventi dei Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza le aree colpite da questi episodi. «Tanto di cappello ai Vigili del Fuoco per il prezioso lavoro che hanno svolto – afferma il consigliere delegato al verde Orazio Tallarida – non vorrei ripetere che si è trattato di eventi eccezionali, ma basta vedere quello che è successo in alcuni comuni dell’Alto Milanese per capire la portata di queste ondate di maltempo». Tanto per capire, Arpa Lombardia ha segnalato raffiche di vento fino a 104 km orari ad Arconate. «Potare per alleggerire e fare una corretta manutenzione sugli alberi è sempre la soluzione migliore, ma prevenire questi episodi è francamente impossibile».