CASTELLANZA – Non lo dice in maniera esplicita. Ma lo fa capire. Forse alla fine, nemmeno tra molto tempo, se ne andrà. Non da Castellanza, ma da Forza Italia. «Un partito che qui non esiste più, che ha un referente, nemmeno un commissario, che non viene ai consigli comunali e non ha il potere di decidere».
Chi parla è Giovanni Manelli, macchina da preferenze sul territorio cittadino. All’ultimo giro elettorale ha incassato 130 voti ed è stato il primo degli eletti tra gli azzurri. Ma il bacino di consensi non è servito a “blindare” la sua posizione nel partito. Che di fatto l’ha scaricato. Anzi silenziato. O meglio messo a bagnomaria in un angolo.
«Forza Italia mi ha detto che non posso più parlare a nome del partito perché abito a Legnano. Motivazione curiosa quella della residenza, visto che sono anni che politicamente lavoro in città. Insomma io penso che un partito dovrebbe premiare chi sta sul territorio, chi è presente, chi lavora per portare voti e consenso. Ecco io tutto questo credo di averlo fatto qui a Castellanza. Anche se abito a Legnano. Ma evidentemente Forza Italia ha deciso di diventare ancor più minoranza in città».
Difficile dire se la scelta dei vertici azzurri riguardo a Manelli sia dovuta al fatto che il consigliere ha scelto di aderire a Insieme e futuro e di seguire Luca Marsico come punto di riferimento. Sta di fatto che Manelli rivendica la sua scelta e non risparmia i forzisti castellanzesi: «Due sono i punti fermi, ovvero che continuerò a militare nel centrodestra e che seguirò le scelte di Marsico e dell’associazione. Restare in Forza Italia? In questo momento dico che sarà difficile continuare a rimanere in un partito che non si sente e non si fa sentire tra la gente».
E in vista delle ormai prossime elezioni provinciali, visto che in lista, proprio con Forza Italia, c’è Paolo Colombo, consigliere comunale del medesimo gruppo di Manelli, ma rientrato tra gli azzurri, è scontato chiedere all’ex assessore se nella corsa a Villa Recalcati sosterrà proprio Colombo. «Non ho nulla contro di lui, poiché lo stimo molto anche come persona. Potrei anche votarlo. O non votarlo. Una decisione in realtà non è ancora stata presa».