MARINAIO BLUCERCHIATO: “Finalmente un raggio di sole”

marinaio rizzo emilio

Emilio Rizzo

Dopo due giorni vissuti tra piogge torrenziali, allagamenti, frane e crolli e allerte rosse varie si va allo stadio con la speranza di evadere, di vedere un raggio di sole con la Samp. Speranza vana perché è stato un vero patimento. Riavvolgiamo il nastro della partita. Si inizia con l’omaggio a Cristin giocatore della Samp degli anni 70, coincidenza vuole friulano, con un doveroso minuto di silenzio.
Si parte e subito l’Udinese prende il pallino del gioco, subito gol di nestorovsky che il var annulla per un fuorigioco millimetrico. Ma è solo il preludio al gol vero e proprio del macedone che sfrutta uno svarione di Bertolacci. Sfortunatamente proseguono gli infortuni, prima De Paoli poi lo stesso Bertolacci obbligando Ranieri a fare subito due cambi, il primo con Thorsby e il secondo con Linetty reduce da un lungo stop. All’improvviso, sul finale, una magia di Gabbiadini. Dalla sua mattonella confeziona una punizione capolavoro che toglie le ragnatele al vertice alto della porta alla sinistra dell’argentino Musso. Secondo tempo che inizia con il regalo di Jajalo che si prende il secondo giallo e ci dona l’uomo in più. Non cambia molto, siamo lenti e macchinosi, in fase offensiva non riusciamo ad essere incisivi. Permangono grosse lacune in attacco, si continua a tirare poco in porta, troppi passaggi orizzontali e movimenti senza palla inesistenti. Tutto questo permane anche quando rimaniamo in superiorità numerica non riuscendo ad imporre il nostro gioco. È pacifico che se fai 20 passaggi per arrivare nell’area avversaria dai modo all’altra squadra di posizionarsi e difendere gli spazi agevolmente. Ci aiuta di nuovo un episodio, fallo su Quagliarella e rigore trasformato da Ramirez.
Qualche focus su alcuni singoli:
Quagliarella, lo sappiamo, è intoccabile però appare lento appesantito, ha probabilmente bisogno di rifiatare. Potrebbe essere l’occasione per provare soluzioni diverse e alternative per l’attacco.
Ramirez e Gabbiadini, entrambe dotati di ottimi mezzi tecnici, ma sono lenti e svogliati al limite dell’irritante. Come mai? Mancanza di motivazioni? Fossi in Ranieri farei un lavoro psicomotivazionale con loro due, come estremo tentativo di recuperarli.
Adesso doppia trasferta cagliaritana campionato e coppa Italia, sarà dura, lo sapevamo, noi tifosi ci siamo si spera anche in voi giocatori.

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