MARNATE – «Non mi sono macchiata di alcuna scorrettezza, l’intervento edilizio in questione è rispettoso della disciplina sostanziale vigente al momento dell’istanza di sanatoria e per questo non intendo dimettermi come chiede il consigliere Pozzoli». E’ questa in sintesi la risposta dell’assessore Sara Liguori alla richiesta da parte del gruppo Per Marnate di “fare un passo indietro”, in seguito alla vicenda delle opere di ristrutturazione eseguite nella dimora dell’esponente di maggioranza.
E’ una risposta decisa quella dell’assessore Liguori, la quale respinge tutte le accuse e conferma di fatto quanto aveva già lasciato intuire il primo cittadino con una nota stampa a nome di Qui per Esserci, ovvero: avanti senza dimissioni e indugi.
La risposta dell’assessore
A Roberto Pozzoli che chiede le mie dimissioni per un presunto abuso edilizio, rispondo che non intendo farlo.
Non mi sono macchiata di alcuna scorrettezza, al contrario di quanto si voglia far credere.
Si è trattato di un mero intervento di ristrutturazione all’interno della mia abitazione, rispettoso della disciplina sostanziale vigente al momento dell’istanza di sanatoria, ma anche all’epoca della realizzazione. Pertanto, l’utilizzo del termine abuso è improprio e inadeguato.
Per chiarire definitivamente la questione ho inoltrato a tutti i capogruppo una comunicazione pec, con preghiera di diffondere ai consiglieri tutti – proprio in un’ottica di trasparenza, come invocato dal consigliere Pozzoli – l’intera documentazione riguardante la vicenda.
Ritengo comunque che non sussistano validi motivi per richiedere le mie dimissioni, essendo stato il mio operato sempre orientato a recepire le esigenze dei cittadini e a tutelare gli interessi della comunità.
Non nascondo la delusione per l’ennesimo sterile attacco dell’opposizione e l’accanimento nei miei confronti, che ha come unico effetto quello di allontanare i cittadini dalle istituzioni, alimentando il senso di sfiducia verso di esse. Mi auguro per il futuro un maggior rispetto per le persone anche nello svolgimento dei ruoli politici di ciascun gruppo, per di più nel periodo storico che stiamo vivendo.