Mascherine, discarica e buoni spesa: «A Cardano è tutto un problema»

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CARDANO AL CAMPO – Il 7 aprile, sul sito del Comune, l’amministrazione Colombo annunciava la prima distribuzione di 4000 mascherine alla cittadinanza, privilegiando gli ultra 65enni. «Gli annunci, però, si sono dimostrati diversi dalla realtà: le tanto desiderate mascherine sono state distribuite senza rispettare il criterio stabilito», denunciano dal gruppo politico di opposizione “Cardano è”, rappresentato in consiglio comunale da Paola Torno e Massimo Poliseno.

Mascherine a macchia di leopardo

Contattati da alcuni cittadini hanno saputo che in alcune vie del centro sono state messe nella cassetta della posta, saltando, però, i vicoli laterali. In alcuni casi sono state chieste le generalità anagrafiche per comprovare di avere più di 65 anni, in altri, invece, sono state messe nella posta, una per nucleo famigliare, indipendentemente dall’età. «In sintesi: sono state distribuite a macchia di leopardo, senza nessun criterio logico», dicono dalle minoranze. «Questa confusione renderà ancora più complicato il completamento della distribuzione alle famiglie che non l’hanno ancora ricevuta. Sempre che regione Lombardia decida di omaggiare il comune di Cardano al campo di altre mascherine; infatti dal sito del Comune tutto tace. E quindi gli altri cardanesi quando riceveranno le sospirate mascherine?».

I costi delle mascherine

Tutti, però (lo impone la nuova ordinanza regionale), dobbiamo giustamente indossare la mascherina per uscire a fare la spesa, recarsi in posta o andare in farmacia. Ciascuno ha sopperito alla mancanza come meglio ha potuto: qualcuno si è ingegnato, e se l’è auto prodotta, molti l’hanno acquistata.  E qui sorge il secondo problema, perché acquistare una mascherina è diventato complicato come addentrarsi in una giungla. Non si capisce quale siano le mascherine veramente idonee a proteggerci e a proteggere. «Per non parlare dei prezzi», sottolineano da Cardano è. «Sempre i cittadini ci segnalano che hanno acquistato alcune mascherine prodotte da un’azienda di Cardano (e la cosa ci inorgoglisce) in una farmacia locale purtroppo però sono state pagate ben 1,60 euro in più a copia rispetto a una parafarmacia di Gallarate (stiamo parlando di identico prodotto e ci è stato inviato foto degli scontrini). La differenza può sembrare irrisoria, ma se la valutiamo sulla distanza quale sarà le ricadute su una famiglia media di Cardano? Come forza politica facciamo una riflessione a lungo termine, perché se è vero quello che dicono gli esperti, le mascherine diventeranno parte del nostro quotidiano. Allora ogni famiglia dovrà mettere in conto di spendere una parte cospicua delle proprie risorse per il loro acquisto. Stiamo parlando delle stesse famiglie che si sono viste ridurre il reddito nella migliore delle ipotesi perché in cassa integrazione, nella peggiore il lavoro lo hanno perso. Allora ci chiediamo: perché l’amministrazione Colombo non interviene e cerca di calmierare i prezzi facendo accordi con queste aziende cardanesi? Oppure perché non destina parte dei “risparmi” a bilancio (pensiamo alle iniziative che non si sono tenute) per l’acquisto di mascherine? Sarebbe un gesto di solidarietà e vicinanza nei confronti dei propri cittadini».

La confusione regna sovrana

Le mascherine non sono l’unico problema dell’emergenza sanitaria a  Cardano. «La confusione regna sovrana nella gestione della quotidianità da parte dell’amministrazione Lega, Fratelli d’Italia e Civici per Cardano.  Per esempio pare incongruente il servizio di prenotazione discarica: dopo svariate chiamate senza risposta più di un cittadino si è sentito dire dall’operatore di andare direttamente lì. E cosa dire delle difficoltà sollevate sempre dagli uffici preposti a chi non ha una mail per presentare la richiesta per i buoni spesa?  Come si può essere così approssimativi? Perché i cardanesi devono vivere così disorientati anche sulla quotidianità? Banalmente, come si può accettare senza indignazione e senza una riga di commento che il Sindaco di Ferno decida in quali giorni i cardanesi devono andare a fare la spesa?».

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