Mascherine-pannolino abbandonate: Striscia scopre lo scandalo all’ospedale di Cuasso

CUASSO AL MONTE – Che fine hanno fatto le mascherine – pannolino che tanto scalpore suscitarono quando, in piena pandemia, vennero acquistate e poi distribuite da Regione Lombardia? Sono, se non tutte quasi, stivate all’ospedale abbandonato di Cuasso. E a sollevare uno scandalo bis sulle “Fippi” è stato Max Laudadio con un servizio andato in onda (mercoled 26 ottobre) durante “Striscia la notizia”, il tg satirico di Canale 5.

La fine delle mascherine – pannolino

Laudadio, senza troppa fatica, è entrato nel nosocomio abbandonato scoperchiando un secondo scandalo: negli stanzoni abbandonati dell’ospedale ci sono montagne di mascherine – pannolino ancora inscatolate. Anzi, ci sono interi bancali di materiale sanitario anti covid (oltre ai dispositivi per bocca e naso, anche bandane) ancora ricoperti dal cellophane, quello che si usa per tenere insieme il carico. Non solo, Laudadio ha mostrato anche intere stanze piene di cartoni, accatastati in qualche modo. E poi, ciliegina sulla torta (se così si può dire) il materiale posizionato in punti in cui non mancano le infiltrazioni d’acqua.

La risposta dell’Asst Sette Laghi

L’inviato di “Striscia la notizia” nel corso del servizio ha contatto anche i vertici di Asst Sette Laghi. Per l’azienda è intervenuto il direttore amministrativo Luca Palaoro, il quale ha spiegato (senza però convincere Laudadio, che «l’ospedale è utilizzato come magazzino». Spiegazione che ha suscitato la reazione: «Ma come – ha ribadito Laudadio – usate un luogo in cui tutti possono entrare facilmente?».

La struttura, infatti, è penetrabile da più punti e senza troppa fatica. A quel punto il direttore ha garantito che nei prossimo giorni l’Asst interverrà per porre rimedio alla situazione. E quindi si otterrà il risultato di avere l’ospedale di Cuasso sgombero dalle mascherine. Resterà però il grande dilemma: che fine faranno le inutilizzate e inutilizzabili mascherine – patello? E soprattutto, che fine farà l’ospedale di Cuasso, ormai abbandonato da anni?