MIMMO PESCE: “Siamo disorientati, adesso conta arrivare a maggio in modo dignitoso”

Mimmo Pesce Napoli

Napoli “infuocata” dopo l’ammutinamento dei giocatori che hanno abbandonato il ritiro punitivo. Squadra e tecnico sulla graticola. I tifosi sono disorientati, amareggiati e delusi per quello che sta accadendo. Disorientato è anche Mimmo Pesce, il super tifoso del Napoli, volto popolare di TopCalcio24 e Telelombardia. “In ritiro – ironizza il mitico Mimmo siamo rimasti solo io e Ancelotti”. Ironie a parte anche Mimmo Pesce è rimasto sconcertato: “Ero andato a casa tranquillo e poi ho appreso tutte queste notizie che mi hanno lasciato senza parole.
Fosse confermata la versione dell’ammutinamento si tratterebbe di una situazione mai vista prima nella storia del nostro calcio, almeno a memoria non ricordo una cosa del genere. Questo va al di là dei risultati. Da quello che ho letto, Ancelotti pare abbia cercato di far ragionare i giocatori senza però riuscirci”. Nel frattempo il Napoli ha diffuso un comunicato nel quale la società ha assicurato di tutelarsi per i danni di immagine che la faccenda sta producendo: “De Laurentiis è stato preso in contropiede, sentirà l’allenatore e credo che da buon padre di famiglia cercherà di non esacerbare gli animi. Anche se tutti si aspettano una reazione dura io spero che non lo faccia per non mandare tutto allo sfascio. Siamo tutti spaesati, un conto è discutere della partita, soprattutto dopo una gara giocata in modo dignitoso, un altro conto è discutere di queste faccende. Qui il campo conta zero. Qui si sono rotti i rapporti”. L’ironia ha lasciato il posto ad altri sentimenti. “È finito un ciclo del Napoli. È evidente – ha spiegato – che ci sarà una rivoluzione visto che in molti non si sentono più dentro al progetto Al di là di Insigne, Mertens, Callejon la sensazione è che in tanti vogliano andare via. Penso a Koulibaly, Zielinsky e Ruiz, tutti irriconoscibili.
Ancelotti è uomo di esperienza. Lui ancora adesso è con la squadra, è sempre stato amato dai calciatori. Ma quello di abbandonare il ritiro è un gesto che non poteva fare. Ho saputo che gli stessi calciatori erano al telefono coì loro avvocati per capire in quali sanzioni andassero incontro. Sono interessati solo ai soldi. Come tanti calciatori. Nel pomeriggio avevo saputo che Koulibaly aveva disdetto il contratto di affitto. Lui probabilmente vuole andare in un gran club e sarebbe stupido trattenerlo”. Ma adesso c’è una stagione da portare avanti.
“Il problema è che succede tutto all’inizio di novembre. Un problema serio con sette mesi da portare avanti. Ci sono tantissime partite, cosa facciamo? Impensabile si possa rivoluzionare la squadra a gennaio, ma è anche impensabile capire come proseguire in queste condizioni. Cercheranno di trovare un’intesa per arrivare fino alla fine dell’anno. Dalle ceneri si rinasce. I calciatori vanno e vengono, ma il problema è arrivare in modo dignitoso a maggio. Sono sicuro che un accordo verrà trovato perché questa situazione non giova a nessuno anche a chi è a caccia di un nuovo contratto altrove”.

 

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