Minacce, pugni, calci e offese all’anziana vicina: arrestato stalker 48enne di Busto

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BUSTO ARSIZIO – Calci, pugni, sputi in faccia, offese irripetibili, xenofobe e misogine. Finalmente si mette fine a mesi di terrore per alcune donne di Busto Arsizio, che da febbraio sono vittime di stalking da parte di un 48 enne che ieri mattina, giovedì 1 luglio, è stato arrestato.

Il terrore del condominio

Si era già visto notificare due ammonimenti del questore e un’ordinanza del Gip che gli vietava di avvicinarsi e di comunicare in qualunque modo con le sue vittime, eppure un cittadino italiano 48enne di Busto Arsizio ha continuato a importunare alcune donne che vivevano, da mesi nell’ansia e nel terrore, nel suo condominio. Era infatti dallo scorso 24 febbraio che i poliziotti di via Foscolo si occupano dell’uomo, dopo aver ricevuto segnalazioni da parte di una sua vicina di casa straniera.

Razzismo e misoginia

Lo stalker, animato da xenofobia, ogni volta che la incontrava sulle scale la copriva di insulti finché, alla reazione della donna, l’aveva aggredita strappandole ciocche di capelli e colpendola con calci. L’ammonimento del questore no lo aveva calmato, tant’é che il 48enne se l’era presa anche con altri vicini, rei di aver scambiato qualche parola con la donna. Era infatti arrivato un secondo ammonimento perché l’uomo aveva vandalizzato ripetutamente l’auto di un vicino parcheggiata in strada e insultato pesantemente la moglie.

Anziana terrorizzata

Le molestie si sono poi spostate su un’altra vicina, una donna ultraottantenne. In più occasioni l’anziana si era vista rivolgere offese irripetibili, minacce di morte, sputi sul viso o contro la porta di casa, bersagliata anche con petardi, calci e pugni. Anche il suo cagnolino non era sfuggito alla furia dello stalker, che lo aveva preso a calci. Il tutto, considerata anche l’età della vittima, aveva naturalmente gettato quest’ultima in uno stato di totale ansia e terrore: non usciva di casa se non dopo essersi accertata che l’uomo non fosse nelle vicinanze e aveva interrotto tutti i rapporti sociali per timore che parenti e amici potessero incappare nell’energumeno.

Da qui la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Purtroppo neanche questa si è rivelata idonea a contenere le intemperanze dell’uomo che, a più riprese, ha continuato a molestare, offendere e minacciare l’anziana e la nipote, che ovviamente ne prendeva le difese, sputando sulle porte dei loro appartamenti, lasciando biglietti con frasi oscene e minatorie o addirittura improvvisando canzoni dello stesso tenore, affrontandole nelle occasioni in cui sfortunatamente le incrociava sull’ingresso di casa o sul pianerottolo. Dopo averlo più volte denunciato per la violazione della misura, il Commissariato ha proposto la sottoposizione dell’uomo alla custodia cautelare in carcere, unica misura che anche PM e GIP hanno ritenuto idonea a salvaguardare le esigenze cautelari. L’uomo è stato quindi arrestato ieri mattina e condotto in carcere.

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