M24 TV – Mottarone e separazione carriere. Genoni: «Garantire terzietà del giudice»

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LONATE POZZOLOLe immagini della tragedia del Mottarone resteranno per sempre negli occhi del mondo. L’inchiesta giudiziaria per accertare fatti e responsabilità sull’incidente costato la vita a 14 persone lo scorso 23 maggio va avanti. C’è, però, un aspetto, non secondario, della vicenda che è diventato un caso nazionale. La sostituzione del Gip assegnatario del fascicolo ad altro giudice dopo la mancata convalida del fermo a carico di due dei tre indagati. Decisione assunta dal presidente del tribunale di Verbania che ha visto l’Unione Camere Penali Italiane prendere una precisa posizione di contrarietà puntando un faro sulla legge di riforma costituzionale di iniziativa popolare per la realizzazione della separazione delle carriere attualmente in discussione in Parlamento. Una legge promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane e sottoscritta da oltre 70.000 cittadini italiani. Sul punto interviene l’avvocato Samuele Genoni, presidente della Camera Penale di Busto Arsizio, ospite di Malpensa24 Tv.

Autonomia e terziarietà del Gip

Per capire la logica della richiesta dell’Unione Camere Penali Italiane è necessario per prima cosa inquadrare la funzione del Giudice per le indagini preliminari. «Il Gip interviene nel corso delle indagini preliminari a richiesta del pubblico ministero, degli indagati o delle parti offese rispetto ad istanze che ad esso pervengano con una funzione così detta di garanzia. Cioè valuta i requisiti delle richieste che gli vengono sottoposte e può accogliere o rigettare le richieste stesse – spiega l’avvocato Genoni – Faccio due esempi ricollegandomi con la vicenda con la quale abbiamo aperto questa discussione. Per esempio il Gip se viene investito da una richiesta di incidente probatorio, da qualsiasi parte essa pervenga, deve verificare se sussistano i requisiti che la parte ritiene sussistenti e nel caso concederlo». Ed è esattamente ciò che è accaduto a Verbania: il difensore di uno degli indagati ha chiesto un incidente probatorio e il nuovo Gip (a sostituzione già avvenuta) l’ha accolta nonostante la contrarietà della procura. Il Gip può convalidare o non convalidare (come accaduto per il Mottarone) degli arresti o fermi e si esprime rispetto alle richieste di misura cautelare. «Il Gip ha una posizione di garanzia perché in una fase così fluida come è quella delle indagini preliminari è il soggetto che più di tutti tutela i diritti degli indagati quanto delle persone offese rispetto alle istanze che gli vengono formulate in quella che dovrebbe essere piena autonomia e terzietà rispetto alle parti».

Sovraesposizione mediatica

Su quanto accaduto negli uffici giudiziari di Verbania Genoni precisa che «Stiamo parlando di una vicenda dai risvolti assolutamente drammatici nella quale né io né l’Unione Camere Penali vogliamo entrare nel merito». «E’ una vicenda che ha assunto aspetti mediatici molto, molto importanti – prosegue il presidente della Camera Penale di Busto – A mio personale parere anche troppo importanti rispetto a quello che dovrebbe essere la conduzione di un’indagine giudiziaria nella fase delle indagini preliminari. La posizione dell’Unione Camere Penali è una posizione che è stata assunta per le modalità con le quali questa sostituzione si è venuta a creare. Ed è stata assunta anche rispetto ad un precedente, di pochi giorni precedente, intervento della Anm che ha duramente criticato la posizione della Camera Penale del Piemonte Occidentale che si era espressa in maniera critica rispetto alla sovraesposizione mediatica che nella fase delle indagini preliminari si stava dando a quella vicenda. Conseguentemente si è deciso di intervenire».

Gip sostituito: caso nazionale

In merito alla sostituzione «E’ stata data una spiegazione – prosegue Genoni – Una spiegazione che si è ritenuta formale che recentemente è stata censurata anche dal Consiglio Giudiziario territorialmente competente e sarà poi sottoposta all’esame del Csm. La sostituzione è una sostituzione quanto meno particolare che è stata preceduta, accompagnata e seguita da tutta una serie di dichiarazioni che hanno spostato l’attenzione rispetto alla questione della terzietà del giudice. Quello che è sembrato, quello che forse si è anche palesato, è che la sostituzione sia intervenuta successivamente a un provvedimento assunto dal Gip che in piena autonomia, valutando gli elementi che le erano stati sottoposti ha ritenuto di non convalidare il fermo e di non applicare le misure di custodia cautelare. Ciò che è sembrato è che ci fosse una sorta di attacco al magistrato che non si era uniformato all’idea e alla prospettazione del pubblico ministero».

Il disegno di legge

«La presentazione di un disegno di legge costituzionale di iniziativa popolare – aggiunge il presidente della Camera Penale bustocca chiudendo il percorso – Sulla separazione ordinamentale della carriere attualmente ha già iniziato il suo percorso parlamentare.  La riforma che l’Unione Camere Penali auspicherebbe è una riforma dove la magistratura inquirente e quella giudicante appartengano a due entità completamente differenti. Con un percorso di studi, una modalità di concorso e organi di autogoverno che siano indipendenti gli uni dagli altri. Di fatto attualmente non è così. Il Csm è unico e il potere di influenza che alcune procure hanno su determinate vicende è assolutamente elevato. Nel momento in cui chiediamo un giusto processo, con un giudice indipendente e terzo, crediamo che questa terzietà non possa che avvenire separando le due funzioni. Perché altrimenti il concetto di parità davanti a un giudice terzo non può realizzarsi».

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