NUTTY GIRL: “In viaggio con la mia Spal, in A per tutto il 2018 e ora il Milan”

Silvia Faustini

La Spal si avvicina a questa partita fiduciosa e con un buon morale, grazie alla buona partita di Napoli e al lavoro di mister Semplici di questi giorni. Io al contrario sono ansiosa, perché sono in viaggio e non riuscirò a gustarmela in tranquillità. Primo tempo al cardiopalma: io (con la valigia in una mano e il cellulare che trasmette la partita nell’altra) corro in stazione centrale, schivando tranquilli viaggiatori in attesa del loro treno, e mi sento un poco Lazzari, che in quel momento viene lanciato da Schiattarella sulla fascia destra. Corriamo insieme, disperatamente, verso il fondo del campo lui, e verso il binario 1 io, giù in fondo alla stazione.
Alziamo la testa, lui vede Petagna, io il capotreno, cross teso proprio sopra la sua testa, cenno con la mano “mi aspetti, per favore”, incornata di Andrea mentre salgo trafelata sul treno, palla alta sopra la traversa.  in quel momento io e la Ovest siamo uniti in un solo grido “no!”
Il capotreno mi guarda sorpreso e io mi giustifico “la Spal ha tirato fuori di poco”. È in quel momento che leggo il terrore nei suoi occhi e mentre mi chiedo il motivo lui spiega che sabato saremo suoi temuti avversari.  Ecco, questo episodio è stato forse il più emozionante di tutta la partita che nel primo tempo ha visto diversi capovolgimenti di fronte,  una leggera superiorità dei biancoazzurri, e nient’altro. Nella ripresa speravo di vedere delle belle giocate e qualche tiro in porta, magari il gol. Invece come al solito là davanti fatichiamo e mancano le conclusioni. Peccato, era l’occasione buona per prendere un po’ di distanza dagli avversari più prossimi, che oggi hanno perso. Tutti tranne l’Udinese che con noi si è spartita la posta in palio, rosicchiando solo un punticino. Bene così, pensiamo al Milan e a chiudere in bellezza questo girone d’andata e questo 2018 che ci ha visti in serie A dall’inizio alla fine. Sempre e solo Forza Spal.

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