La minoranza di Oggiona lascia l’aula, la maggioranza barcolla: è crisi?

progetti oggiona palazzo associazione

OGGIONA CON SANTO STEFANO – Un «comportamento irrispettoso e oltraggioso, nei confronti dei cittadini e delle loro istanze». Il gruppo d’opposizione Insieme per voi venerdì, 25 giugno, ha lasciato l’aula del consiglio comunale di Oggiona con Santo Stefano. Aula, per modo di dire. Il motivo, infatti, è proprio questo: la minoranza non si accontenta più delle sedute istituzionali in modalità telematica. O più semplicemente non trova più una spiegazione plausibile. Se la causa è l’emergenza sanitaria, Insieme per voi allora proprio non ci sta. Soprattutto ora che si respira un’aria più distesa dopo le riaperture. «Pensiamo sia un insulto all’intelligenza di noi consiglieri e dei cittadini, che si sono sempre dimostrati responsabili e capaci di adeguare i loro comportamenti alle disposizioni anti-Covid».
Ma finché è la minoranza a criticare le decisioni dell’amministrazione, tutto bene: è normale. Il problema è quando ci si mettono anche i consiglieri di maggioranza. Come è successo per Fabrizio Sorrentino: «Non so per quale motivo si faccia riferimento alle vecchie regole. A malincuore, questa situazione la trovo deprimente». E lui, proprio non ha partecipato. È crisi?

Riflettori da campagna elettorale

A fare da cornice, un «Comune bistrattato», sottolinea l’opposizione. Nonostante le restrizioni vengano sempre meno, a fare da padrone è ancora la crisi Covid. Al punto che l’amministrazione del sindaco Stefania Maffioli ancora non se la sente di riproporre il consiglio comunale in presenza, aprendo le porte anche ai cittadini. E allora Insieme per voi prende posizione: «Le persone si sono sempre dimostrate responsabili e capaci di adeguare i loro comportamenti, tant’è che i dati da voi pubblicati sul sito del Comune rilevano zero contagi in paese». Due le considerazioni in merito. «In periodo di campagna elettorale temete un confronto dialettico diretto, sincero e in presenza?», domandano. Ma se così non fosse e «credete onestamente nella bontà della scelta della videoconferenza, allora noi pensiamo che, pur di fare campagna elettorale, voi stiate calpestando il diritto alla salute dei nostri concittadini». Già, perché «non più tardi del 23 giugno, avete organizzato un evento in Villa Colombo aperto non solo alla cittadinanza ma a tutta la provincia di Varese». E non solo, «in altre circostanze avete addirittura invitato persone, violando la zona rossa, per la cerimonia degli attestati di merito, che si potevano tranquillamente consegnare in periodi meno a rischio». E non è sfuggito nemmeno il particolare dell’inaugurazione della nuova piazza intitolata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Dove erano presenti cittadini e istituzioni. Insomma: «Prendete parte a eventi pubblici e religiosi pur di stare sotto i riflettori in campagna elettorale, ma non degnate del dovuto rispetto i cittadini che vogliono partecipare alla vita amministrativa»

«Atteggiamenti supponenti»

La situazione si allarga poi «al mancato rispetto dei regolamenti comunali che prevedono oneri e doveri degli amministratori: «Siamo in attesa da ormai troppo tempo di risposte alle nostre istanze. Alcune risposte ci sono state promesse in sede di Consiglio Comunale, ma probabilmente non ritenete rispettoso e corretto nei confronti dei vostri avversari mantenere le promesse verbalizzate in atti pubblici di dialettica politica». Fra gli esempi citano «i dati sui mutui» e «lo scioglimento e la riscrittura della convenzione per la polizia locale con Cavaria con Premezzo, proposta dallo stesso Comune». Tutti motivi che, per via del «vostro comportamento irrispettoso e oltraggioso», hanno spinto a lasciare l’aula virtuale, «al fine che possiate godere fino in fondo di atteggiamenti tanto supponenti».

Problemi in maggioranza?

La situazione si complica quando anche elementi della maggioranza cominciano a storcere il naso su alcune decisioni. È il caso di Sorrentino, che proprio non ha partecipato al consiglio comunale. Sicuramente gli impegni di lavoro hanno fatto la loro parte («l’orario di convocazione e il giorno corrispondono, per il mio settore che è la ristorazione, con un momento di afflusso notevole di clienti»). Vero è che il suo pensiero sulla modalità telematica ancora in atto l’ha detto: «In tutta Italia si sta dando coraggio per ritornare alla normalità. Questa amministrazione, non so per quale motivo, fa riferimento alle vecchie regole, non concedendo ancora una volta la partecipazione dei nostri cittadini. E convocando il consiglio a porte chiuse, con possibilità di ascolto della parte audio all’ora di cena». Un situazione che «a malincuore, trovo deprimente». Le osservazioni di Sorrentino sono in linea con quelle della minoranza: «Come organizzate eventi e inaugurazioni nel rispetto di tutte le normative, mi domando per quale motivo il consiglio non si poteva organizzare in presenza e in orario più decente». E dopo i provvedimenti presi durante la pandemia, «suggerisco di regolamentare la possibilità dello streaming, ma permettendo al cittadino di partecipare direttamente alla vita amministrativa. Non come si è fatto finora, per mancanza di trasparenza».

Oggiona riparte con la nuova piazza Dalla Chiesa. «Simbolo di speranza»

oggiona minoranza maggioranza aula consiglio – MALPENSA