L’assemblea per il progetto di piazza Italia a Oggiona S. Stefano era a senso unico

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Dopo l‘assemblea organizzata il giorno 16 settembre riguardo la presentazione del progetto piazza, mi sento in dovere di dare un’opinione personale sull’assemblea svolta, anche per poter presentare la mia analisi ai cittadini che non erano presenti. Sono un ragazzo di 24 anni che ha un’attività di famiglia situata proprio di fronte la chiesa in Piazza Italia. L’argomento più discusso del progetto è la viabilità. Ho avuto la possibilità di ascoltare l’analisi di un esperto, ed apparentemente sembra un analisi corretta. C‘è da dire però che il tutto funzionerebbe se i cittadini rispettassero tutte le regole, ma vivendo la piazza ogni giorno non è così. Aumentando il sagrato e riducendo la carreggiata tramutandola in senso unico porterebbe un reale disagio, in quanto molte persone, nonostante la segnalazione da noi posta tramite cartello verticale, sostano di fronte l’attività occupando anche una minima parte della carreggiata. Ho anche sentito dire da parte dell’amministrazione che per fortuna negli ultimi 10 anni, molte attività in piazza hanno chiuso, riducendo così il passaggio dei cittadini. Ovviamente la prima domanda che sorge spontanea è: «Ma un’amministrazione, come può dire che per fortuna si è ridotto il traffico di mezzi pesanti in quanto molte attività hanno chiuso?». La seconda domanda sorge ancora più spontanea: «Ma se un domani queste attività risorgessero, come si può rimodificare la viabilità, se questo progetto non può ottenere modifiche? Onestamente il progetto è molto bello, ma quello che lo rovina è l’estensione del sagrato, in quanto la carreggiata si ridurrebbe e quindi il senso unico diventerebbe obbligatorio, deviando così il traffico nelle vie seguenti. Quest’analisi non è solo il mio pensiero, ma anche di molti miei clienti che vivono nelle vie in causa. Un’altra modifica che ho sentito riguarderebbe una possibile installazione di una rotatoria all’incrocio di via Bonacalza. Mi sembra elementare intuire che questa rotonda sarebbe un disagio ulteriore, in quanto i mezzi più grandi che escono da via Bonacalza (di fronte l’asilo) sarebbero in una difficoltà esagerata nello svoltare in tutte le direzioni presenti. Riguardo i costi non ho molto da dire, anche perché onestamente non me ne intendo di queste cose, ma sulla funzionalità del progetto le perplessità sono evidenti. «Stiamo facendo un progetto per i cittadini», questa frase l’ho sentita nominare più volte, ma così non sembra. Come detto prima, la fortuna che attività abbiano chiuso riducendo il traffico, la rimozione di entrambi i campi da tennis, la rimozione dei posteggi di fronte all’ultima attività in piazza, mi sembrano tutti a discapito dei cittadini. Questa osservazione non è stata fatta solo da me, anche un altro ragazzo ha fatto un analisi del progetto, intervenendo così in assemblea pubblica, la risposta ha solo circondato la reale osservazione, concludendo su molto brevemente dando la parola ad ad altre. Ho anche intuito che via Bonacalza tornerà a doppio senso. Ma ora mi chiedo, deviando tutto quel traffico, i mezzi che passeranno di fronte l’asilo soprattutto in orario di entrata e uscita, come può mettere in sicurezza l’area? Il fatto che la struttura ormai vecchia dinanzi all’asilo verrà abbattuta non è una soluzione, perché da un lato si guadagna spazio, dall’altra la larghezza della carreggiata rimarrà comunque uguale. Se scrivo queste righe non è perché non ho avuto coraggio di parlarne in assemblea, ma onestamente non mi sembravano le circostanze. Mi sono trovato di fronte a un assemblea, dove ogni minima parola dell’amministrazione anche insensata veniva applaudita in quanto i presenti erano solo persone favorevoli, mentre le poche critiche fatte da parte della minoranza, dal consigliere Fabrizio Sorrentino e dai cittadini, venivano valutate con superficialità, dando risposte come fossero dei contentini. Il consigliere prima citato ha anche voluto presentare un file via chiavetta, dove provava con numerose foto tutti i problemi della viabilità. Inizialmente non voleva essere presentato questo file da parte del sindaco, successivamente, pubblicate le diapositive, purtroppo il consigliere si è trovato in difficoltà nel presentarle, sentendo frasi realmente di poco stile da parte dei suoi colleghi. Il consigliere in questione è appunto mio padre, consigliere di maggioranza, e onestamente, per le persone che si trovavano all’esterno, sentire quei commenti da parte di alcuni membri dell’amministrazione è stato davvero imbarazzante. Tralasciando ciò, non voglio essere di parte, ma il motivo per cui non ho fatto osservazioni è questo. Mi sentivo un agnello in una tana di lupi. Perché fare osservazioni se tanto verranno valutate con superficialità, senza ricevere una reale risposta? Perché fare osservazioni se tutti i presenti sono di parte? Penso che scrivere quest’articolo sia molto più incisivo, dato che i cittadini contrari non hanno partecipato all’assemblea, in quanto era realmente solo una presentazione a senso unico.

Antonio Sorrentino
(cittadino di Oggiona con Santo Stefano e figlio del consigliere di maggioranza Fabrizio Sorrentino)

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