OLGIATE OLONA – «Una grande opportunità per i nostri cittadini per ridurre il consumo di bottiglie di plastica e bere acqua di ottima qualità», con queste parole l’assessore all’Ambiente Leonardo Richiusa, ha inaugurato la nuova casetta dell’acqua di Olgiate. Il fontanello è stato collocato in via Nazario Sauro, di fianco al nido comunale. «I nostri cittadini potranno bere un’acqua buona e costantemente controllata», ha commentato il sindaco Giovanni Montano.
Proteggiamo l’ambiente
«In media ogni cittadino consuma 200 litri d’acqua l’anno e se pensiamo a quante bottiglie di plastica corrispondono, si capisce quanto è grande lo spreco. Con “l’acqua del sindaco”, che in questo caso è proprio gestita dal Comune, si contribuirà anche a ridurre l’inquinamento causato dal trasporto. Insomma, la nostra casetta dell’acqua offre una valida, comoda ed economica alternativa alla plastica», spiega Richiusa.
Ogni litro di acqua, sia naturale che frizzante, costerà 5 centesimi. «Stiamo lavorando a questo progetto già dallo scorso autunno – continua l’assessore – grazie a fondi statali. Volevamo partire all’inizio del 2020, ma a causa dell’emergenza Covid non abbiamo potuto. Siamo però contenti di poterla inaugurare ora, soprattutto perché si tratta di una casetta comunale, quindi stiamo pensando di inserire delle giornate speciali nelle quali l’erogazione sarà gratuita». A Olgiate c’è già infatti una casetta dell’acqua in piazza Pertini, che è però privata.
Uno sguardo al futuro
«A livello pratico non sarà il Comune a gestire l’erogatore, perché non abbiamo abbastanza personale. La manutenzione tecnologica è affidata alla società Dkr, mentre la pulizia e la gestione delle tessere sono affidate alla Cooperativa Carletti. Tutti i cittadini che vogliono acquistare una tessera prepagata potranno trovarla alla sede della cooperativa oppure al chiosco dei fiori, all’entrata del cimitero. «Vogliamo implementare questo progetto, quindi pensiamo di stanziare le prossime risorse disponibili per un’altra casetta dell’acqua al Buon Gesù», conclude Richiusa.