“Carcere a vita per gli assassini dei due cugini albanesi”: la Procura chiede l’ergastolo

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CANEGRATE – Rischiano l’ergastolo i cinque imputati accusati di aver ucciso a Canegrate a colpi di pistola i cugini Agron e Alban Lleshaj. Alla sbarra sono finiti per quell’efferato delitto Edmond, Elidon, Pjeter Llesha, Eduard Nikolli e Fation Stojani. Nella notte tra il nove e il 10 dicembre i cinque imputati si sarebbero resi responsabili di una vera e propria spedizione punitiva. Almeno questa è la convinzione della Procura di Busto Arsizio, rappresentata dal Pm Giuseppe D’Amico, che ieri in tardo pomeriggio ha chiesto, con rito abbreviato in udienza preliminare, l’ergastolo per i cinque imputati.

Escluse le attenuanti

Il Pm D’Amico ha escluso anche le attenuanti: motivo per cui per i cinque si è giunti alla richiesta da parte della Pubblica Accusa del massimo della pena. Alla base del delitto c’erano state diverse questioni di droga. Secondo la ricostruzione investigativa ci sarebbe stato uno sgarro tra le due fazioni che si erano divise il territorio in quanto a rifornimento della sostanza stupefacente. Il 10 novembre 2016, intorno a mezzanotte o giù di lì, la macchina a bordo della quale si trovavano i due cugini albanesi fu crivellata di colpi. I due furono raggiunti da una dozzina di proiettili. Il passeggero morì sul colpo, l’autista invece trascinò la macchina per alcune centinaia di metri prima di schiantarsi. Non ci fu nulla da fare neppure per l’altro. Al termine delle indagini furono individuate cinque persone, ritenute responsabili a vario titolo, dagli sparatori materiali ai mandanti, di quel duplice delitto. La sentenza verrà letta nei prossimi mesi, forse a settembre.

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