Alla Pallacanestro Varese la seconda vita di Alessandro Gentile

Openjobmetis Varese Supercoppa Cremona
Alessandro Gentile al tiro

VARESE – L’ombra del ritorno di un campione aleggia sul campionato di serie A. Stiamo parlando di Alessandro Gentile, uno dei più forti giocatori italiani, che ha scelto la Pallacanestro Varese per rilanciarsi. Le condizioni sembrano esserci tutte: un ambiente sportivo tranquillo e senza pressioni; un allenatore che l’aveva già svezzato in gioventù (Adriano Vertemati a Treviso); una squadra che Andrea Conti gli ha “tagliato su misura” per esaltare le caratteristiche fisiche e tecniche di “AleGent”. Non a caso definito proprio dal General Manager, nella conferenza stampa di presentazione, come “la pietra angolare per progettare il futuro nei prossimi 3 anni”. Sarà così? Le prime sensazioni riportate da chi era a Gressoney, nell’amichevole contro Friburgo, sono state molto buone, soprattutto per il grado di “connessione” del figlio di Nando nel sistema di squadra. Significative sono alcune dichiarazioni che Gentile ha rilasciato al giornalista Vincenzo Di Schiavi sulla Gazzetta dello Sport. E che lasciano ben sperare la Openjobmetis.

La Pallacanestro Varese

Ha subito manifestato un grande interesse per me. Coach Vertemati e il G.M. Conti sono venuti a parlarmi di persona. Mi è bastato un giorno per decidere. Parliamo di un club con una storia incredibile alle spalle. A noi piacerebbe riportare l’entusiasmo che c’era ai tempi in cui il Poz giocava. Restiamo con i piedi per terra, ma siamo anche consapevoli di quanto, questa piazza, meriti una squadra di alto livello. Finora ho visto una squadra che si allena intensamente, giovane e fisica, equilibrata e umile. Milano e Virtus Bologna, per potenziale e investimenti, fanno un campionato a parte, poi tutto può succedere.

Sul suo presente

Io sono arrivato in alto molto in fretta. Tutto è successo velocemente, amplificando gioie e dolori. Ora sono più sereno e guardo al bello della vita che per me significa la famiglia, mio nipote, il mio cane e la pallacanestro.

Sul suo passato

Ero giovane e vivevo le cose di pancia: la rivalità con Siena, quella con Sassari. Mi accendevo, perché ne facevo spesso una questione personale. Resto una persona molto competitiva ma, di certo, molto più matura.

Alessandro Gentile e la ricerca della felicità

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