PAGELLONE D’EUROPA: “I flauti del Pireo incantano il Milan, figuracce Juve e Roma, Inter sotto processo”

10 Salah, Alisson e Klopp

I tre sono la faccia del Liverpool, quella vincente, cattiva e carismatica. Chi vuol vincere la Champions deve passare sul cadavere dei Reds. Il “gegenpressing” di Klopp è una ventata potente, calda e maestosa che avvolge l’avversario e lo schianta, dopo averlo tramortito per bene. Il Napoli ha retto l’urto, ma poi l’onda tsunamica di Anfield lo ha travolto rispedendolo alle pendici del Vesuvio, fuori dalla Champions League.

9 Dembelè

Il gol al Tottenham è un gioiello di rara bellezza. Il fuoriclasse d’ebano ha beffato Llroris dopo una serpentina leggendaria, saltando i paletti inglesi come neanche il miglior Alberto Tomba a Cortina d’Ampezzo. Slalom speciale e stoccata vincente di fioretto. Fenomeno

 

8 Lucas Moura 

Il gol di Barcellona è facile facile, ma ha avuto la pesantezza del macigno scagliato dall’alto da Polifemo contro la barca di Ulisse in fuga dalla baia. Grazie al suo gol il Tottenham ha raggiunto ancora una volta gli ottavi di finale della Champions League

 

7 Paris Saint Germain 

Non era scontato superare un girone con Napoli, Liverpool e Stella Rossa. I moschettieri di Parigi hanno fatto anche di meglio raggiungendo la vetta della classifica. Con un trio come quello formato da Neymar, Cavani e Mbappè può accadere di tutto: essere eliminati già al prossimo turno contro un’insulsa avversaria di seconda fascia o arrivare fino in fondo. Outsider terribile

6 Borussia Dortmund

Tedeschi primi in campionato e primi nel girone di Champions davanti all’Atletico di Madrid del grande Cholo Simeone. Una rivoluzione romantica quella di Dortmund con una valanga di giovani spediti a fare sfracelli contro le più attrezzate armate della Bundes e della Champions. Inesperti, ma arrembanti e coraggiosi. Altra brutta gatta da pelare

 

5 Asamoah

Da lui proprio non te lo aspetti. E’ l’immagine ultima dell’eliminazione dell’Inter in Champions. Un disastro. La manovra con cui ha tentato di aggirare l’avversario nella circostanza del gol è qualcosa di imbarazzante. Roba da oratorio estivo. Si è mosso col “girello” lasciando scoperta la palla, andando proprio dalla parte dove l’uomo del Psv lo aspettava con l’amo ben in vista. E il pesce è abboccato

4 Roma e Juve 

Chiusura del girone con sconfitte indolore, ma con tanto di figuraccia per Roma e Juve, le ultime superstiti italiane in Champions. I birraioli del Plzen e i boscaioli dello Young Boys hanno festeggiato vincendo contro avversarie più blasonate che all’andata avevano passeggiato a Roma e a Torino. La Juve ha pure rischiato il primato se solo lo United avesse approfittato dell’incredibile chance concessa dagli uomini di Allegri

3 Inter 

Alla vigilia del girone di Ferro, con Barcellona e Tottenham, nessuno aveva pronosticato il passaggio del turno per i nerazzurri. Ma averne avuto concretamente l’occasione vincendo contro il Psv, fanalino di coda, davanti al pubblico di San Siro e non esserci riusciti è un delitto. Un suicidio calcistico che ha tante facce: Spalletti, Asamoah, la squadra, la società e la preparazione alla “gara della vita”. Harakiri perfetto

2 Milan

I rossoneri, sette volte campioni della Champions League, non possono farsi eliminare dall’Europa League in quel modo al Pireo. La batosta contro l’Olympiakos è un delitto per la storia europea del Milan. In pochi minuti si sono sgretolate le certezze rossonere, sotto i colpi di una squadra modesta con il suadente sottofondo musicale dei magici flauti greci. La faccia brutta del Milan è quella di Higuain, giocatore totalmente irriconoscibile, svogliato e fuori forma

 

1 Leonardo 

Un dirigente che spiega la debacle allucinante del “suo” Milan con la storia dei flauti dei tifosi greci è surreale. Grande Gattuso che come al solito ha messo tutti, per primo sé stesso, davanti alle responsabilità di una sconfitta che ha tanto il sapore di una Waterloo sportiva. Per fortuna il comandante Gennaro “Napoleone” Gattuso è stato molto lucido e schietto, gli altri sarebbero tutti da spedire in esilio a Sant’Elena

 

0 Monchi 

Il presunto genio di Siviglia, molto presunto, è riuscito nell’impresa di regalare, seppur a caro prezzo, due pezzi da novanta al Liverpool di Klopp. Momo Salah e Alisson in maglia Reds sono un grande affronto per i tifosi della Roma costretti a barcamenarsi con giovincelli e qualche veterano sulla via del tramonto. Ogni accelerazione di Salah, ogni volo di Alisson a blindare la porta amica, sono coltellate al cuore dei romanisti ai quali prudono mani e intestino di fronte alla visione della Roma formato 2018-2019

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