Patto tra Parco Ticino e Plastic Free onlus contro l’abbandono della plastica

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MAGENTA – Nel 2021 le guardie ecologiche volontarie hanno multato 23 persone colte in flagrante mentre abbandonavano rifiuti nel territorio del Parco Lombardo del Ticino. Le Gev hanno inoltre fatto 171 segnalazioni ai Comuni di aree degradate con rifiuti abbandonati. I dati, che dovrebbero trovare sostanziale conferma per l’anno passato, sono stati resi noti ieri, martedì 28 marzo, nella sede del Parco a Magenta durante la presentazione del protocollo d’intesa siglato tra lo stesso Parco del Ticino e l’associazione Plastic Free. Obiettivo: tutelare l’ambiente e combattere l’inquinamento dovuto all’utilizzo eccessivo di plastica e al suo abbandono.

Campagne di volontari sui social e nelle scuole

Il patto sottoscritto fa leva sulle attività di volontariato per sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali e sull’impatto pericoloso della plastica nell’ecosistema attraverso giornate dedicate all’ambiente, campagne di sensibilizzazione sui social e “lezioni” nelle scuole; sono inoltre previsti accordi di cooperazione con le istituzioni locali per facilitare le attività sul territorio.

I volontari saranno quelli di Plastic Free, onlus nata quattro anni e attivissima nel sensibilizzare l’opinione pubblica in tutta Italia sul tema dell’inquinamento da plastica e sulle sue conseguenze per l’ambiente e per la salute. L’associazione dà per prima l’esempio di comportamenti virtuosi, come incentivare la cultura del recupero e della riduzione di plastica e già in passato ha collaborato con l’ente magentino per campagne di sensibilizzazione rivolte ai fruitori del parco. Proprio sul Ticino, a Pavia, è stato annunciato che avrà luogo il 22 aprile l’evento nazionale di Plastic Free in collaborazione con università ed enti locali.

Braghieri: «Educazione e repressione a tutela dell’ambiente»

«Educare le persone che frequentano ambienti naturali»: questo lo scopo ultimo indicato da Massimo Braghieri, consigliere del Parco del Ticino, presente insieme alla presidente Cristina Chiappa e, in collegamento, al vice referente regionale di Plastic Free, Andrea Bercellesi, e ai referenti dell’associazione per la provincia di Pavia Davide Barbieri e Franco Barbusci.

Braghieri ha aggiunto che l’ente parco sta valutando l’impiego di fototrappole contro l’abbandono di rifiuti. «Abbiamo partecipato a un bando di Regione Lombardia – ha precisato – che ci ha permesso di migliorare la disponibilità di questi dispositivi sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ma per il momento possiamo utilizzarli solo come strumenti d’indagine, per non violare la legge sulla privacy».

Chiesta alla Regione la tutela della Brughiera

Sempre il Parco del Ticino ha confermato come l’area delle brughiere di Malpensa e Lonate Pozzolo, interessata dall’ampliamento dell’aeroporto, «risulta possedere tutte le caratteristiche proprie del sito Natura 2000, la cui istituzione risulta fondamentale al fine di poter avviare interventi di gestione degli habitat e per adempiere agli accordi previsti dalle Direttive Habitat e Uccelli»: è quanto si legge nella lettera che il direttore del Parco, Claudio De Paola, ha inviato la scorsa settimana alla Regione in risposta alla richiesta di un parere sulla istituzione del Sic/Zps (Sito di interesse comunitario/Zona a protezione speciale) avanzata nello scorso febbraio dalle associazioni ambientaliste.

«Il biotopo delle Brughiere di Malpensa e Lonate – scrive ancora De Paola – ha un’ulteriore peculiarità, trovandosi ai margini meridionali della distribuzione dell’habitat: offre un’occasione unica di monitoraggio degli effetti dei cambiamenti climatici sulle cenosi (le specie vegetali e animali, nda) coinvolte».

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