Marcello Pedroni: «Forza Italia non ha bisogno di Luca Marsico»

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VARESE – «Abbiamo perso un uomo di valore, ma Forza Italia non ha bisogno di Luca Marsico. E i voti delle ultime elezioni provinciali l’hanno dimostrato. I nostri candidati in lista hanno preso il 60 per cento delle preferenze». Lo dice Marcello Pedroni, responsabile degli Enti locali di Forza Italia il giorno dopo l’addio di Marsico, uno degli storici esponenti del partito.

Pedroni, tra gli azzurri tutti sembrano far finta di nulla. Però, l’uscita di Marsico, seppur “annunciata” ha fatto parecchio rumore. Ora cambia qualcosa?

«Stiamo parlando di una persona che ha fatto un percorso importante all’interno del partito e quindi è normale che qualcosa cambi. Non credo però che le motivazioni con cui Marsico ha spiegato questa scelta siano quelle vere. Detto questo però faccia come vuole e come ritiene sia giusto per lui».

Crede anche lei che qualora Marsico fosse stato eletto in Regione le cose sarebbero andate diversamente, ovvero sarebbe rimasto in quella comunità in cui oggi non si riconosce più?

«Questa è una bella domanda. Che però andrebbe posta proprio a Marsico. Io non aggiungo altro, anche se la risposta credo sia chiara».

A Marsico era anche stato proposto di correre per Roma, opzione che lui non ha considerato giusto?

«Diciamo che gli era stata proposta una posizione tutta da conquistare poiché non si trattava di una scelta locale. Però nel momento in cui il suo socio di studio si è candidato a Governatore della Lombardia è chiaro che da parte di Marsico sarebbe stato più opportuno fare un passo indietro e partecipare ad altre competizioni elettorali. Anzi, magari proprio grazie al supporto di Attilio Fontana avrebbe anche potuto raggiungere l’obiettivo.

Fontana che ora, oltre che amico, potrebbe anche diventare compagno di partito di Marsico, visto che il suo passaggio alla Lega lo danno ormai per certo. Sorpreso?

«Assolutamente no. Nel momento in cui Marsico è fuori da Forza Italia, le scelte che farà non mi riguardano più di tanto. In ogni caso tra i due c’è anche un’amicizia storica, oltre che un rapporto professionale. Non ci sarebbe nulla da sorprendente».

Torniamo al peso politico di Marsico e di chi nei prossimi giorni potrebbe fare la medesima scelta di lasciare Forza Italia. Quanto peseranno queste perdite?

«Prima vediamo se ci saranno. In ogni caso dico di fare attenzione che non è tutto oro quello che luccica».

Ovvero?

«Il ragionamento è molto semplice. Marsico annuncia il suo addio a Forza Italia un minuto dopo le elezioni provinciali. Ciò lascia dedurre che gli esponenti di Insieme e Futuro nei vari consigli comunali hanno espresso un voto quasi certamente non per Forza Italia. Bene, quel risultato quindi ha già fatto la tara dei voti degli amici di Marsico».

Appunto. E il risultato è che dei cinque consiglieri eletti tra le fila Polo civico a Villa Recalcati solo due sono di Forza Italia. Non le sembra un po’ poco?

«La questione non è questa. Noi abbiamo voluto fare una lista aperta anche ad altre forze politiche di centrodestra oltre che ai civici. E dico che è stato un bene. Davanti al risultato poi faccio un’altra valutazione. Se facciamo la somma delle preferenze che hanno preso i candidati di Forza Italia in lista si vedrà che si arriva al 60 per cento dei voti della lista. Sono le preferenze complessive da valutare, più del voto ponderato. E quel dato ci dice che, anche senza Marsico, Forza Italia c’è e continuerà a essere presente».

 

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