PGT Busto, l’idea per il rilancio: «Abolire i centri storici di Borsano e Sacconago»

Via Novara a Borsano. Nel riquadro, Livio Pinciroli

BUSTO ARSIZIO – «Abolire i centri storici di Borsano e Sacconago è l’unico modo per rilanciare i due quartieri e toglierli dall’immobilismo urbanistico». La proposta è di Livio Pinciroli, ex consigliere comunale, borsanese doc, alla vigilia della discussione sulla revisione del Piano di Governo del Territorio di Busto Arsizio. Sembra una provocazione ma non lo è: «Troppi vincoli con i centri storici. Così i due quartieri rischiano di morire di immobilismo».

Il problema

La questione è urbanistica, più che di sostanza. Attualmente il Comune di Busto Arsizio conta su tre centri storici: quello della città, ma anche quelli dei due quartieri che fino ad un centinaio di anni fa furono comuni autonomi, vale a dire appunto Borsano e Sacconago. Per l’ex consigliere leghista, che a Borsano ci è nato e la conosce bene, questa norma «blocca ogni possibilità di intervento». Rinunciare ai vincoli sui centri storici, per Pinciroli, è «l’unica strada per sbloccare» l’immobilismo che da anni caratterizza i due quartieri.

La soluzione di “Pinci”

«Prendiamo via Novara a Borsano – l’esempio di Livio Pinciroli – dalla piazza Toselli alla via 24 Maggio, da una parte e dall’altra sono tutte case con cortili lunghissimi, praticamente tutte abbandonate. Ristrutturarle con i vincoli dei centri storici è totalmente antieconomico, infatti nessuno lo fa. L’unica soluzione è togliere questi vincoli per consentire di demolire e ricostruire. E lo stesso vale per tutte le vecchie corti abbandonate di Sacconago: con meno vincoli sono sicuro che qualcosa si inizierebbe a muovere».

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