Polizia locale, a Somma a rischio anche i finanziamenti del 2016

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SOMMA LOMBARDO – La Regione Lombardia ha revocato al comando unificato di polizia locale (Somma Lombardo, Arsago Seprio, Casorate Sempione) i cofinanziamenti concessi con il Piano Sicurezza 2017, pari a 80mila euro spesi per incrementare la videosorveglianza e altri 50mila per rinnovare le dotazioni degli agenti. Ma secondo i gruppi di opposizione di Somma, a rischio ci sono anche i finanziamenti ottenuti nel 2016, pari ad altri 160mila euro. «L’autocertificazione presentata per la partecipazione al bando regionale 2017 è praticamente identica a quella del 2016, ad eccezione del numero di agenti», spiegano Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Siamo Somma nell’interrogazione che verrà discussa questa sera, 23 luglio, in consiglio comunale.

Reazione a catena

Com’è noto, i tre sindaci si tengono stretti i 130mila euro ottenuti dalla Regione lo scorso anno e hanno deciso di ricorrere al Tar. Una strategia, quella del muro contro muro, che potrebbe però innescare una spirale negativa dannosa per i tre enti locali. «A maggior tutela dell’amministrazione comunale – spiegano infatti le opposizioni – chiediamo se gli enti associati hanno fatto presente a Regione Lombardia che l’autocertificazione presentata nel 2017 è identica a quella del 2016 ad eccezione del numero minimo di agenti richiesto. Un ricorso al Tar aprirebbe inevitabilmente un contenzioso che potrebbe concludersi con esito favorevole, ma anche con maggiori spese per i contribuenti». Il ragionamento è semplice: se Palazzo Lombardia ha chiesto di restituire i 130mila del 2017 entro settembre perché, secondo i funzionari regionali, il comando di Somma non aveva i requisiti necessari per ottenere il cofinanziamento, il rischio è che con il ricorso al Tar lo stesso effetto possa ripercuotersi sull’anno precedente, quando i Tre Comuni ottennero altri 160mila euro su un progetto complessivo da 270mila euro.

Bocche cucite

Secondo il centrodestra, il question time di questa sera diventa un importante e necessario momento per fare chiarezza. «Avevamo chiesto al sindaco Stefano Bellaria di tenerci aggiornati sulla situazione, tramite la conferenza capigruppo, e invece veniamo a conoscenza dalla stampa, ben un mese dopo, che Regione ha inviato comunicazione per la restituzione del finanziamento», sottolinea Manuela Scidurlo (FdI).  «Onestamente fatico a capire questa mancanza di coinvolgimento.
Vogliamo far chiarezza sulla questione, capire quali sono le motivazioni che spingono a fare ricorso al Tar, e vogliamo farlo capire ai cittadini, è giusto che i cittadini sappiano eventuali costi del ricorso e quanto questo inciderà sulle loro tasche. Speriamo che il parere preventivo del legale sul ricorso, che a questo punto abbiamo richiesto, faccia chiarezza, rassicurando noi e la cittadinanza».

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