Posteggia contromano per ricaricare l’auto elettrica, multato: protesta a Busto

BUSTO ARSIZIO – Auto elettriche, il paradosso di Busto: «infrastrutture scarse e mal posizionate, e gli automobilisti vengono persino multati». È il caso di una Tesla, costretta a posteggiare “contromano” in via Monti, davanti alla stazione Nord, raggiunta dal foglietto staccato dagli agenti della polizia locale. «Un cittadino è stato multato per aver parcheggiato la sua auto “in contromano” – la denuncia-appello di un gruppo di utilizzatori di auto elettriche – in realtà non è stato fatto nemmeno un metro in contromano, nel parcheggio con colonnine in prossimità della stazione Nord, ma l’auto è solo stata posizionata, all’interno delle strisce, nell’unico modo possibile per far arrivare il cavo alla colonnina, per una vettura con presa posteriore a sinistra».

La multa “incriminata”

Mesi fa fece discutere una multa all’auto elettrica di un cittadino residente fuori Busto, che aveva fatto emergere il caso della sosta gratuita alle auto elettriche solo per i residenti con tagliando Agesp, ora tocca alla Tesla posteggiata contromano per attaccare il cavo di ricarica alla colonnina, che era «l’unica libera in quel momento». Il problema è che «le colonnine al centro di due stalli impediscono alle auto che hanno le prese alle opposte estremità di ricarica. A meno che uno non possieda un cavo lunghissimo – spiegano dal gruppo dei possessori di auto elettriche – nel caso in oggetto, trattandosi di auto lunga oltre 5 metri, parcheggiata nel primo posto sulla sinistra, e con presa posteriore a sinistra, avrebbe dovuto fare tutto il giro della vettura, per cui sarebbe servito un cavo da 10 metri! Quei posti sono mal sfruttanti continuamente proprio per questo problema. Avrebbe lo stesso problema anche un’auto parcheggiata nel posto più a destra, in caso avesse presa di ricarica frontale (e molte auto sono così)».

Il paradosso delle colonnine

Colonnine di ricarica e posteggi in via Monti, davanti alla stazione Nord di Busto

Le colonnine alla stazione Nord, segnalano gli automobilisti “elettrici”, sono state «piazzate nel modo peggiore», tale da rendere «difficoltosa la carica per diversi modelli», a meno che non siano dotati di cavi di ricarica molto lunghi. «Almeno ci vorrebbe il buon senso di non multare il cittadino obbligato a certe manovre per errori dell’amministrazione» l’appello che viene rivolto, con una lettera aperta, al sindaco e al comando di Polizia Locale. Anche perché, fanno notare gli automobilisti, «quelli non sono parcheggi normali, ma una zona di rifornimento», e a rigor di logica non dovrebbero sottostare alle regole che impongono di posteggiare l’auto da bordo strada in base al senso di marcia. Materia per azzeccagarbugli e ricorsi, ma i guidatori di Tesla e altri veicoli elettrici invocano solo «un minimo di comprensione» e vorrebbero che il caso diventasse invece materia di riflessione, per «un posizionamento più adeguato» di colonnine e parcheggi.

La lettera aperta

Siamo un gruppo di automobilisti che guidano un’auto elettrica, e che siamo soliti scambiarci informazioni tramite Whatsapp sullo stato della rete di ricarica a Busto Arsizio e limitrofi. Siamo certamente dei pionieri nella nostra zona, anche se negli ultimi mesi siamo aumentati di numero grazie alla popolarità crescente delle auto elettriche.
Busto Arsizio, pur essendo una città da oltre 80.000 abitanti, è l’unica grande città a non avere nemmeno una colonnina di ricarica veloce, mentre ne ha una manciata a ricarica lenta, tramite il gestore Be Charge. Nonostante questa grave (e inspiegabile) mancanza, cerchiamo di cavarcela.
Oggi dobbiamo purtroppo segnalare uno sgradevole episodio, in cui un cittadino è stato multato poiché ha parcheggiato la sua auto “in contromano”. In realtà non è stato fatto nemmeno un metro in contromano, nel parcheggio con colonnine in prossimità della stazione Nord, ma l’auto è solo stata posizionata, all’interno delle strisce, nell’unico modo possibile per far arrivare il cavo alla colonnina, per una vettura con presa posteriore a sinistra.
Chi ha installato le colonnine, e chi ha gestito la pratica in comune, probabilmente ignorante in materia, ha piazzato le colonnine nel modo peggiore, che rende difficoltosa la carica per diversi modelli di auto. Questo potrebbe anche essere comprensibile (sebbene non giustificabile) vista la novità della materia, ma almeno ci vorrebbe il buon senso di non multare il cittadino obbligato a certe manovre per errori dell’amministrazione.
Inoltre c’è da sottolineare come all’atto pratico quelli non siano parcheggi normali, ma di fatto una zona “di rifornimento”. In un distributore di benzina si può entrare da ogni lato, e fermarsi alla pompa in entrambi i sensi di marcia, perché dunque multare un’auto ferma, regolarmente nelle strisce gialle, semplicemente posizionata nel modo che ne consente la ricarica?
Da notare inoltre che l’installazione in oggetto avrebbe avuto a disposizione uno spazio enorme, di fatto inutilizzato, che avrebbe consentito parcheggi fatti molto meglio, e con colonnine adeguatamente posizionate, così da consentire la ricarica in modo agevole a qualsiasi auto, indipendentemente dal punto dove si trova la presa.
La nostra lamentela è dunque indirizzata al sindaco, e al comando della Polizia Locale: possibile che non vi sia un minimo di comprensione o di volontà di assumersi la responsabilità di propri errori e non dei cittadini?

A Busto parcheggi gratis per le auto elettriche, ma solo sulla carta

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