Busto celebra i 100 anni della fine della Prima Guerra Mondiale

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BUSTO ARSIZIO – Tantissime le iniziative, a partire da questo weekend per riflettere sulla Prima Guerra Mondiale. È davvero ricco il cartellone delle iniziative che Busto Arsizio sta mettendo a punto per ricordare i cent’anni della fine del primo conflitto mondiale. E se il clou del palinsesto è previsto per gli inizi di novembre, già oggi, sabato 15 settembre e domani in città ci saranno le prime iniziative.

A dare il là alla commemorazione ci ha pensato il Comitato varesino dell’associazione nazionale Famiglie caduti e dispersi in guerra. Alle 10.30 al Tempio civico verrà accesa una candela in ricordo delle madri e delle vedove di guerra, «che a me piace definire “militari senza stellette” – spiega il presidente Sergio Ferrario – Al termine della guerra se la stragrande maggioranza degli italiani era contento, queste mamme e vedove erano segnate da lutti indelebili. Abbiamo scelto proprio il 15 settembre come data per commemorarle, perché la Chiesa ricorda la figura della Beata Vergine Maria Addolorata, una mamma che ha sofferto come le nostre e al tempio civico c’è la sua effigie».

All’iniziativa parteciperanno anche i presidenti provinciali lombardi dell’associazione e la vice presidenza nazionale Anna Maria D’Angelo. Ad accoglierli in sala consiglio dopo l’accensione della candela ci sarà il sindaco Emanuele Antonelli per un momento di approfondimento e riflessione.

“La Grande guerra” e il concerto del Monterosa

Un’altra occasione di riflessione è fissata per domani, domenica 16 settembre, alle 20.45 (ingresso libero) a Villa Calcaterra. Qui il coro Monterosa e il corpo musicale La Baldoria, diretti del maestro Marco Michieletti, intonerà i canti della tradizione con un occhio di riguardo a quelli che ricordano l’impegno degli alpini nel conflitto. «Il nostro intento è quello di far vibrare i sentimenti e le speranze dei giovani con tre corde: quella strumentale, vocale e corale», spiega il presidente dell’associazione nazionale degli Alpini Franco Montalto. Il quale ricorda anche un’altra iniziativa degna di nota: la veglia al monumento di piazza Trento Trieste.

Una veglia-picchetto in piazza Trento

Il tutto prenderà il via nel pomeriggio del 3 novembre. In piazza Trento, rigorosamente in divisa d’epoca, 25 alpini veglieranno per tutta la notte fino al mezzogiorno del 4 novembre accanto al monumento dei caduti. «L’auspicio è quello di coinvolgere anche i ragazzi del ’99 – prosegue Montalto – i diciottenni di Busto Arsizio che vogliono condividere con noi questo evento. Dunque rivolgo un appello a scuole e associazioni affinchè coinvolgano i ragazzi in questa iniziativa di sensibilizzazione».

Targhe e pannelli in ricordo dei caduti: 330 bustocchi

Gli Amici del Tempio civico e l’associazione Alpini di Busto sono promotori di altre iniziative in programma nei primi giorni di novembre. Al Tempio civico verrà collocata una targa che ricorda i nomi dei militari cecoslovacchi morti a Busto Arsizio. In piazza Trento sul monumento dei caduti verrà posizionato un pannello con i 330 nomi del caduti bustocchi nella Grande guerra. Gli alpini prevedono anche la valorizzazione della targa in ricordo dei Ragazzi del ’99 nell’omonima via, con il coinvolgimento dei ragazzi nati 100 anni dopo. Anche nelle vie che ricordano i luoghi della guerra, come via Montegrappa, e Montenero, saranno affissi pannelli che indicheranno i fatti avvenuti in quei luoghi.

Mostra della Croce Rossa con i cimeli storici

La Croce Rossa si è resa invece disponibile a organizzare una mostra che raccoglierà i cimeli storici delle associazioni del territorio relativi al periodo bellico e un convegno sulla mobilitazione femminile durante la Prima  Guerra Mondiale e sulle attività della Croce Rossa a Busto Arsizio in quel periodo. In programma anche la proiezione del film “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi e una mostra fotografica sul tema.

Burattini e marionette

Anche i più giovani saranno coinvolti nell’anniversario dell’evento. Il teatro Fratello Sole proporrà il 6 novembre alle 21 lo spettacolo di burattini e marionette “Sandrone Soldato per la più grande Italia”, scritto dall’ufficiale Angelo Ruozi Incerti. Partito come ufficiale dell’esercito regio per il fronte, dopo Caporetto fu fatto prigioniero e condotto in Germania.

Tiro a segno, conferenza e alzabandiera

«Noi invece quest’anno abbiamo voluto dare un taglio diverso alle iniziative – spiega Maurizio Martinelli presidente dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia – Se il 4 novembre si è conclusa la guerra, non sono invece terminati i problemi. L’11 novembre al poligono di Olgiate organizziamo alla presenza di ufficiali della caserma Ugo Mara una gara di tiro a segno per far capire che ora le armi si usano per fini sportivi, in amicizia. Il 30 novembre è in programma una conferenza con il generale Perretti con il Regio Esercito italiano e il 4 novembre l’alzabandiera in caserma con la consegna di una borsa di studio in ricordo dei caduti in missione di pace».

Insomma Busto non si scorda di questo importante anniversario. «Anche questa volta le associazioni del territorio hanno risposto con grande entusiasmo – ha dichiarato il sindaco Antonelli – Busto ritiene doveroso celebrare non solo e non tanto un momento del calendario, ma le centinaia di concittadini e più in generale le centinaia di migliaia di soldati che hanno perso la vita per salvare gli ideali in cui credevano». Alla presentazione delle iniziative erano presenti anche Attilio Martignoni dell’associazione Marinai d’Italia, Piero Bernacchi ed Enrico Baila dell’associazione Bersaglieri, Renato Scandaloro presidente della Baldoria, Marco Michieletti direttore della Baldoria e del coro Monterosa.

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