Primarie Pd, la mozione Schlein di Varese: «Una fase nuova. A vincere è il partito»

VARESE – «Ci aspettavamo questo risultato perché percepivamo sia nei circoli che fuori una voglia di cambiamento e rinnovamento». Sono le prime parole di Helin Yildiz, coordinatrice varesina della mozione Schlein (nel video sotto l’intervista), dopo l’affermazione alle primarie di ieri, domenica 26 febbraio, che hanno incoronato la prima segretaria donna del partito. «Non c’è un vincitore e uno sconfitto: ha vinto tutto il Pd».

Fase nuova

A fare il punto stasera nella sede Pd, il giorno dopo la vittoria, sono i rappresentanti del comitato locale che ha spinto Elly Schlein al 65,7% a livello provinciale contro il 34,4% di Bonaccini, un risultato più alto sia della media regionale che di quella nazionale. «Si apre una fase nuova nel nostro partito per costruire il cambiamento – ha sottolineato Yildiz – il Pd è sempre stato aperto a chi ha idee diverse ma oggi lo è ancora di più. Invitiamo chi se n’è andato negli ultimi anni a ritornare». Michelangelo Moffa parla della vittoria di Schlein come del simbolo di un ponte generazionale. «Ha coinvolto tanti giovani ma hanno votato per lei anche molti anziani emozionati di poter votare per la prima volta una segretaria». Ha poi aggiunto Lucy Sasso: «Ci sono tante persone che non vedevano l’ora di sentirsi rappresentati da qualcuno come Elly Schlein. Ho visto nei seggi tanti giovani e donne che non ho visto votare a settembre e alle regionali. Elly sa incarnare quei valori della sinistra che mancavano nel panorama politico italiano».

Nessuna rivoluzione

Soddisfazione anche nelle parole di Anna Cuccovillo, segretaria di circolo Pd a Fagnano Olona e componente del comitato pro Elly Schlein. «Per la prima volta l’espressione degli iscritti è stata ribaltata, contro ogni previsione, da coloro che si riconoscono nei valori di sinistra, è un segnale importantissimo che Elly ha colto». La Schlein ha trionfato nel Varesotto nonostante l’establishment del partito a livello provinciale fosse schierato a favore di Bonaccini. Ma questo non porterà a rivoluzioni secondo i rappresentanti della mozione Schlein. «A Varese siamo un’amministrazione solida, non cambia niente a livello locale: ne esce un Pd più rafforzato da idee e anime diverse», commenta Yildiz. Anche Rossella Dimaggio lo sottolinea. «La nostra è una segreteria con idee diverse ma sempre compatta, così come la nostra amministrazione. Questo partito è più forte di quanto possa sembrare dall’esterno».

Le voci della mozione Bonaccini

Il senatore varesino Alessandro Alfieri, coordinatore nazionale della mozione per Stefano Bonaccini, fa i complimenti a Elly Schlein e si sofferma sulla sconfitta del presidente dell’Emilia Romagna. «In Lombardia abbiamo avvertito più che altrove la determinazione e l’entusiasmo dei sostenitori di Elly Schlein, ma onestamente – lo devo ammettere – non la dimensione dell’onda. Certamente sono emerse alcune contraddizioni, a partire dal fatto che ci sono due vincitori diversi tra gli iscritti e tra gli elettori. Insieme ai risultati, le analizzeremo con attenzione. Adesso è opportuno prendersi qualche giorno per metabolizzare la sconfitta». Andrea Civati, coordinatore provinciale della mozione Bonaccini, sottolinea che «le primarie non sono una “gara”, ma un confronto democratico di idee e proposte. Siamo orgogliosi di questo meccanismo che dal 2007 indirizza il nostro partito. Proprio per questo sento ancora più forte la responsabilità di chi ha sostenuto Stefano Bonaccini nel tenere unito questo partito, a partire soprattutto dai nostri iscritti, che vogliono un messaggio di collaborazione».

I varesini all’assemblea nazionale

Sono otto i varesini che approderanno all’assemblea nazionale del Pd, 5 per la mozione Schlein e 3 per la mozione Bonaccini.

Mozione Schlein: Helin Yildiz, Michelangelo Moffa, Lucy Sasso, Alberto Dell’Acqua, Anna Zambon

Mozione Bonaccini: Samuele Astuti, Deborah Pacchioni, Matteo Capriolo