Pro Patria, la C è un sogno che si avvera

Pro Patria in serie C, missione compiuta, con i complimenti del Barcellona di Messi, fra alti e bassi, speranze e delusioni, paure e l’immensa felicità del 6 maggio. Un cammino lungo e tortuoso che ha attraversato la stagione del riscatto. Un calcione all’ingombrante passato grazie alla perseveranza della presidente Patrizia Testa e del suo staff, grazie a un gruppo di lavoro che ha condiviso il pensiero tecnico. Uno dei luoghi comuni del calcio è quello secondo il quale senza fortuna non si vince. Questa volta la Pro ha cercato la buona sorte fuori da casa sua. Anzi: in casa del Rezzato, la sua fiera e attrezzatissima rivale che, come Martin, per un punto ha perso la cappa. E’ stato un duello esaltante con sorpassi e controsorpassi, l’ultimo dei quali, quello decisivo, è stato messo a segno dai tigrotti a due giornate dal termine. E’ stata anche la vittoria, per colpa degli altri, delle contraddizioni e delle sorprese: il Lecco, una delle storiche rivali, arrabbiata per quel che è successo nella prima giornata del girone di ritorno, che stoppa lo stesso Rezzato e rilancia i bustocchi. Il calcio è così, bello e imprevedibile capace di esaltare la strabocchevole folla che ha riempito lo “Speroni” nell’appuntamento decisivo, quello con il Darfo Boario che ha ufficialmente sancito il ritorno dei bustocchi fra i professionisti. Un ritorno condito dai numeri: 79 punti conquistati grazie a 23 vittorie, 10 pareggi e 3 sconfitte, 58 gol messi a segno e soli 22 subiti che proiettano la difesa biancoblù fra le meno battute d’Italia. Il capocannoniere è il capitano Mario Santana con 15 gol: considerando che è stato a lungo ai box è una cifra ragguardevole così come le 11 reti messe a segno da Gucci. Altri numeri? Il 3-5-2, il modulo che l’emergente tecnico Ivan Javorcic, un allenatore giovane finito sul taccuino di molti addetti ai lavori, ha mutuato dalla scorsa stagione con qualche ritocchino per rendere più offensiva la sua Pro Patria. La quale, adesso, è di fronte a una nuova sfida, intrigante e onerosa. La serie C sta viaggiando verso un professionismo a tutto tondo e bisogna attrezzarsi sapendo che per restare lassù bisogna investire ma soprattutto organizzarsi. Requisiti per non tornare subito all’inferno. Per fortuna ci sono persone generose e appassionate come Giuseppe Pirola, lo sponsor che ha confermato la sua presenza e che, grazie a un accordo con la presidente Patrizia Testa investirà nel settore giovanile della Pro Patria.

Pro Patria promozione – MALPENSA24