La Pro Patria retrocede in A-2. Ora aprirà un nuovo ciclo, fondamentale il PalaGinnastica

ProPatria Ginnastica retrocessione serieA

ANCONA – Si chiude nella maniera più inattesa e più amara possibile la stagione travagliata della Pro Patria Bustese. La storica società di ginnastica retrocede in serie A-2. Un autentico up&down nel giro di pochi mesi. Dalla gloria del doppio scudetto consecutivo (la vetta assoluta del club dalla nascita nel 1881) al penultimo posto della classifica generale di serie A-1, che vuol dire retrocessione insieme alla Roma 70 Ginnastica e alla Ginnastica Salerno. Un epilogo che fa male, ma che è la fotografia di una stagione carica di problemi. Ora la società del neo presidente Andrea Vadalà ripartirà con un nuovo ciclo, puntando sui giovani. Diventa però fondamentale il PalaGinnastica, perché il doppio scudetto è arrivato grazie ad autentici miracoli e appoggiandosi ad altre palestre per i big, portandoli fuori dalla “cantina” di via Ariosto. Se si vuole investire sulle nuove generazione, è indispensabile avere come base una struttura che ne consenta lo sviluppo.

Una stagione nata male e finita peggio

La stagione nasce male già in fase di “mercato”. Era già stato raggiunto l’accordo con due top player come il turco Adem Asil e Mario Macchiati, ma purtroppo la burocrazia si è messa di mezzo facendo saltare il tesseramento di entrambi. Poi i ripetuti infortuni dell’ex campione del mondo Nicola Bartolini (anche ad Ancona in pedana con una caviglia malconcia), l’ingaggio del ginnasta austriaco Vinzenz Höck (assente in una occasione per un concomitante impegno internazionale e anche lui a lungo infortunato, ma comunque encomiabile per spirito e valori tecnici) e altre variabili imponderabili avevano già portato la Pro Patria Bustese sull’orlo del burrone prima della prova di Ancona, che doveva diventare il più classico “perfect game”. Così non è stato (i bustocchi si sono classificati al penultimo posto, davanti solo alla Nova Melzo e con la Ginnastica Salerno assente). Ed è arrivata una amarissima retrocessione.

Si aprirà un nuovo ciclo. La questione-PalaGinnastica

Ora coach Stefano Rossini e la società apriranno un nuovo ciclo puntando sui giovani. Ad esempio gli atleti in prestito ad altre società per fare esperienza, la valorizzazione di altri già presenti in prima squadra, oltre che naturalmente qualche elemento di classe ed esperienza che dovrà guidare il gruppo. Certo, la questione-PalaGinnastica rischia di diventare dirimente per avere un futuro. Quali prospettive si possono avere senza strutture adeguate? Il doppio scudetto aveva gasato una intera città e, forse, illuso qualcuno non propriamente addentro all’ambiente (l’immortale salto sul carro del vincitore), ma se si vuole avere una prospettiva di primissimo piano a livello nazionale non si può sempre contare sul miracolo, nel caso della Pro Patria addirittura doppio come i due scudetti. Non a caso il fascicolo del PalaGinnastica è il primo ad essere sulla scrivania del nuovo presidente Andrea Vadalà. La procedura, finalmente, sembra essere ben avviata, anche perché rappresenta un punto d’orgoglio e un nervo scoperto per il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore allo sport Maurizio Artusa. Avere finalmente una propria casa all’altezza della situazione e predisposta per accogliere e far crescere gli atleti agonisti (ma anche tutti gli altri tesserati) equivale ad un altro scudetto. Anzi, di più, a una Champions League.

Il dirigente Sergio Salmoiraghi: “torneremo ai vertici nazionali”

Purtroppo la nostra rincorsa ai punti salvezza non è andata a buon fine. Buone le prestazioni dei nostri atleti, che però hanno un po’ subito la pressione della gara. Eroico Nicola Bartolini: con una caviglia al 60%, dopo una caduta al corpo libero, mette insieme un punteggio da fuoriclasse. Ottimo Vinzenz Hoeck, che ottiene il miglior punteggio agli anelli. Qualche punto perso in qualche caduta e qualche penalizzazione non hanno determinato la gara quanto le ottime prestazioni degli avversari a cui dobbiamo necessariamente un grande applauso. Ripartiremo dalla categoria inferiore, ma le sconfitte sono solo tappe del percorso che ci vedrà sicuramente e presto ai vertici nazionali.

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