Sacco tracciato, a Lonate la differenziata all’80%. Giro di vite sui rifiuti abbandonati

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LONATE POZZOLO – Il sacco tracciato fa salire la percentuale di raccolta differenziata, proiettata verso l’80%. E l’operazione di ripulitura del territorio dai rifiuti abbandonati da parte della SAP, come non si faceva da anni. Sui rifiuti, a Lonate è vera rivoluzione.

Il sacco tracciato

La novità del sacco tracciato, introdotta a giugno, funziona. «Ha portato ad una crescita in percentuale della raccolta differenziata – rivela il sindaco di Lonate Pozzolo Nadia Rosa – da giugno in poi abbiamo registrato una quota di differenziata sempre sopra il 70%, con punte dell’80%. Con una media che tra giugno e dicembre si attesta sopra il 75%. L’iniziativa è partita bene, l’obiettivo è stato centrato». Hanno contribuito anche la raccolta settimanale della plastica e l’apertura 7 giorni su 7 della piattaforma. «Dopo un primo periodo di difficoltà, in cui c’era da far capire che il sistema stava cambiando – fa notare il presidente della SAP Modesto Verderio – le cose stanno migliorando. E si potrebbe ancora aumentare spingendo con la tariffa puntuale».

Primo passo verso la tariffa puntuale

Pagare in base a quanto si produce sarà il prossimo step: «Stiamo lavorando per arrivarci – sottolinea il sindaco – ma bisogna prima capire bene quali tipologie di rifiuto e modalità di raccolta differenti». L’assessore al territorio Paolo Risi “legge” questi dati su tre fronti: «Con un territorio di 29 chilometri quadrati, 6 volte più grande della vicina Ferno e con molte più aree libere soggette ad abbandono, abbiamo risultati di raccolta differenziata solo leggermente inferiori. In due anni siamo riusciti a portare la differenziata a livelli verso l’80%, con una buona gestione. Poi non c’è da sottovalutare il fattore economico: se dimezziamo il secco risparmiamo con i costi dello smaltimento all’Accam».

Il giro di vite sui rifiuti abbandonati

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In parallelo, la SAP ha avviato una vasta campagna di pulizia del territorio dai rifiuti abbandonati, che ha prodotto, solo nelle ultime settimane di lavoro, risultati impressionanti. Tra la zona Cornarina, via Molinelli (bosco fronte radar e ingresso strada sterrata), via San Siro, via Verga, località Bellaria e via 24 Maggio, gli addetti della società di smaltimento dei rifiuti hanno raccolto più di 6 tonnellate di rifiuti pericolosi, 33 tonnellate di inerti e quasi 4 tonnellate di rifiuti assimilati. A cui si aggiungono i 7 quintali che un gruppo di volontari domenica scorsa, 9 febbraio, ha raccolto (con il supporto logistico della SAP) ripulendo i bordi strada. «Il materiale rinvenuto è il frutto di anni di abbandono di rifiuti, senza fare pulizia come si doveva, se si trovano inerti ed eternit ricoperti da rovi – ammette il presidente Verderio – ora per non vanificare, bisogna tenere pulito. Ho sollecitato anche la Provincia a prestare più attenzione sui tratti di strada di loro competenza».

La svolta e la speranza

«Una situazione che si trascina da tempo – conferma il sindaco Nadia Rosa – con la Polizia locale lavoriamo su più fronti per prevenire il riproporsi del fenomeno: la chiusura delle strade, le fototrappole messe in maniera inoppugnabile, anche se un territorio così ampio non può essere completamente coperto. Il fatto che tante persone che si impegnino a pulire e a differenziare speriamo dia il buon esempio». Anche se «paradossalmente – fa notare l’assessore Risi – questa operazione aumenta la quantità di rifiuti indifferenziati, andando ad abbassare la percentuale di differenziata». Si stima attorno al 3% il peso dei rifiuti abbandonati su quelli mandati a smaltimento.

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