Una sala criobiologica per l’Ematologia di Varese: sviluppo per trapianti e staminali

VARESEUna sala criobiologica in arrivo per l’Ospedale di Varese. È stata firmata nelle scorse ore la determina di indizione della gara per la realizzazione della sala all’interno degli spazi del Day Hospital di Ematologia, al piano terra del padiglione centrale del Circolo. Un progetto che permetterà all’Ematologia di mantenere l’attività del programma trapianti ad altissimo livello, aprendo inoltre importanti opportunità per la ricerca sulle cellule staminali crioconservate. Il percorso continuerà sul tracciato aperto dal direttore Francesco Passamonti, che a maggio si sposterà da Varese a Milano.

Tre ambienti sterili

Nel dettaglio la sala criobiologica consiste in tre ambienti sterili: uno dedicato alla lavorazione delle staminali, uno alla loro crioconservazione e uno per stipare le sostanze necessarie ai trattamenti. Inoltre prevede un’importante componente tecnologica, in particolare a livello delle Unità per il Trattamento dell’Aria e di un sistema di apposite cappe, che, integrate tra loro, garantiscono la protezione alle cellule conservate e la sterilità dell’ambiente. Il progetto, alla copertura dei cui costi ha contribuito anche Ail Varese onlus, è pronto: ora si tratta di aggiudicare i lavori. Il termine per presentare le offerte è fissato per l’8 marzo e i lavori dovrebbero iniziare entro aprile per concludersi in autunno. L’investimento è di oltre 533mila euro, sostenuti da Asst Sette Laghi e a cui Ail Varese ha dichiarato di voler partecipare con una donazione di 50mila euro.

Sviluppare l’attività

«La sala criobiologica è un presupposto fondamentale per far sviluppare ulteriormente l’attività trapiantologica della nostra Ematologia, già ben avviata – commenta il commissario di Asst Sette Laghi Giuseppe Micale – ma anche per far sviluppare la ricerca, fondamentale per mantenere eccellente il livello dell’offerta a pazienti colpiti da malattie così difficili». Il programma trapianti avviato dall’Ematologia varesina a cui fa riferimento Micale conta numeri importanti: ha raggiunto quota 180 trapianti. Dal primo gennaio 2022 inoltre l’Ematologia varesina è stata riconosciuta come uno dei centri di EuroBoodNet, la rete dedicata alle malattie del sangue nell’ambito della più ampia rete Ern, rete europea di eccellenze sanitarie che ha come obiettivo quello di affrontare malattie e condizioni complesse o rare che richiedono cure altamente specializzate e una concentrazione di conoscenze e risorse. 

Micale ringrazia Passamonti

Il commissario Micale ricorda poi il ruolo svolto dal direttore dell’Ematologia di Asst Sette Laghi Francesco Passamonti, arrivato a Varese dodici anni fa, che dal prossimo maggio andrà a dirigere l’Ematologia del Policlinico di Milano. «Grazie al prof. Passamonti l’Ospedale di Circolo è sede di un centro di Ematologia di altissimo livello, in cui operano specialisti apprezzati ben oltre i confini nazionali. È grazie a loro, alla disponibilità dello stesso Passamonti e alla collaborazione dell’Università dell’Insubria che il presente di questa struttura è solido e il futuro non potrà che registrare una ulteriore crescita, con particolare riferimento all’ampliamento della varietà delle attività e dei trapianti in particolare. Questo investimento strutturale e tecnologico che, nel giro di pochi mesi, vedrà realizzata la sala criobiologica, non ne è che la conferma». 

Ponte Varese-Milano

È poi lo stesso Francesco Passamonti a soffermarsi sul percorso intrapreso. «Sono molto contento del lavoro che abbiamo svolto in questi anni e orgoglioso di aver fondato in questo Ospedale una nuova attività, che non avrei potuto realizzare senza il sostegno della Direzione aziendale, dei miei ematologi, degli infermieri e dell’Ateneo. Varese è una città magnifica con persone molto sensibili ai problemi altrui e generose. Ho deciso infatti di continuare a vivere qui per non lasciare un legame così forte. I pazienti di Varese avranno sempre un posto prediletto nelle mie attività e costruiremo un legame di collaborazione tra Varese e il Policlinico di Milano».