SARONNO – Forza Italia minaccia esposti, ma Pierluigi Gilli non si scompone. Anzi sulla querelle del voto disgiunto l’ex sindaco di Saranno, candidato per sfilare la fascia tricolore ad Alessandro Fagioli, rilancia: «E’ una modalità di voto prevista dalla legge e noi stiamo informando gli elettori di questa opportunità. Abbiamo usato il simbolo di Forza Italia? – spiega Gilli – Ci sono tanti simboli sulla scheda. Quello era un esempio. E per essere chiari useremo anche quelli di Lega e Fratelli d’Italia. Non vedo tutto questo problema».
La nota sul disgiunto
Il voto disgiunto è previsto dal sistema elettorale dei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti: è dunque una facoltà legittima e lecita.
Per bene spiegarne le modalità, faremo diversi esempi, fondati sulla riproduzione della scheda elettorale come facsimile.
Le liste presenti alle elezioni amministrative a Saronno sono molte e cinque i candidati a sindaco; pertanto, le combinazioni possibili sono numerose, sicché, per chiarezza, faremo diversi esempi, tra cui anche quello riferito a Forza Italia. Partito che, ovviamente, può a sua volta invitare al voto disgiunto anche gli elettori delle nostre due liste: sarebbe del tutto legittimo e conforme allo spirito della legge elettorale, che pone molto l’accento sulla persona dei candidati a Sindaco, da cui peraltro dipende l’elezione del consiglio comunale e la sua composizione con il premio di maggioranza.
Noi certo non ci lamenteremmo: se il disgiunto è consentito, si tratta di una facoltà a cui non non rinunciamo, né altri dovrebbero rinunciarvi. In fondo, spiegare le modalità di voto fa parte dell’educazione civica: gli elettori meritano solo di essere informati; poi scelgono liberamente e secondo le attribuzioni della legge elettorale.
Di che cosa ha timore Forza Italia? Della legge?