Schiume nel Naviglio: il sindaco di Turbigo scrive a Fontana dopo gli ultimi dati Arpa

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TURBIGO – Il sindaco di Turbigo, Christian Garavaglia, ha scritto al presidente della Regione, Attilio Fontana, dopo aver visionato gli ultimi dati dell’Arpa sulle acque del Naviglio. La relazione dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, datata 6 luglio e arrivata il 14, si riferisce ai prelievi di maggio e, a detta di Garavaglia, «ancora una volta testimonia come diversi parametri di qualità delle acque superano i limiti previsti dalle normative. Quindi dimostra, una volta di più, come il depuratore di Sant’Antonino non funzioni nel migliore dei modi, in maniera efficiente». Sarebbero dunque gli scarichi dell’impianto di depurazione localizzato nel comune di Lonate Pozzolo «la principale causa» della schiuma visibile nel Naviglio Grande. Il sindaco ha quindi scritto al presidente della Lombardia per chiedergli di nominare un commissario straordinario «che si occupi solo di questa questione: solo con l’impegno diretto, preciso e specifico di una persona che cerchi di individuare possibili soluzioni e interventi, potremo fare passi avanti. Mi auguro – dice Garavaglia in un lungo video postato sui social – che questa nostra richiesta venga accolta perché abbiamo a cuore il nostro Naviglio e che si possa migliorare lo stato delle acque e quindi l’ambiente».

«Serve un commissario per il depuratore di Sant’Antonino»

«Su questa tematica – sottolinea il primo cittadino – l’Amministrazione Comunale si è impegnata molto negli ultimi anni e la sua attenzione è sempre alta». A riprova della complessità del problema, il sindaco mostra nel video tre grossi faldoni (come quello nella foto in alto): «Dietro a ogni documento c’è una richiesta. Abbiamo fatto varie riunioni alla presenza di Ats, Arpa, Regione, poiché la questione è sovracomunale e riguarda due Province, e anche dei gestori dell’impianto di depurazione, per cercare di individuare la fonte del problema e le possibili soluzioni. Il Comune di Turbigo ha fatto tante segnalazioni ad Arpa, chiedendo di fare prelievi: le analisi di laboratorio testimoniano il lavoro svolto e le sostanze presenti nelle acque del Naviglio. Ho poi chiesto un incontro con il presidente della Provincia di Varese, per sensibilizzarlo e capire se ci sono strategie per risolvere questo problema. Recentemente il Comune ha anche fatto analisi delle acque in autonomia, incaricando un laboratorio per i prelievi. Attendiamo ora i risultati». Insomma, l’impegno è costante e non verrà meno fino alla soluzione del problema. «Non molliamo il colpo – conferma – anche se da soli possiamo fare poco. Ora attendiamo la risposta del presidente della Regione, continuiamo a lavorare e restiamo aperti al dialogo con chiunque».

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