Scuole, presto per dire quando riaprono. Fontana: «Invertiremo la tendenza»

MILANO – «Stiamo operando in maniera concreta, i contagi sono in fase espansiva ma siamo certi che con le nuove misure che abbiamo introdotto si possa e si debba arrivare alla soluzione del problema». Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana è fiducioso sul fatto che presto si possa vedere la luce in fondo al tunnel dell’emergenza coronavirus. «Inizieremo a invertire la tendenza e la situazione gradualmente si risolverà». Ma i contagi in Lombardia continuano a crescere: 2251 casi positivi (di cui 244 in terapia intensiva), 98 decessi e 376 pazienti dimessi dagli ospedali. Ben 400 casi e 25 decessi tra ieri e oggi, giovedì 5 marzo.

«Scuole riaperte? Sapremo tra qualche giorno»

Ma tutti si chiedono quanto durerà la chiusura delle scuole, e se il 15 marzo potrà finalmente essere l’ultimo giorno di sospensione delle lezioni: «Una risposta non la posso dare ora con assoluta certezza. Queste sono valutazioni che devono essere fatte dai tecnici, gli epidemiologi, i virologi. E a loro ci affidiamo perché prendano una decisione – afferma il governatore della Lombardia – tra qualche giorno avremo le idee più chiare. Credo di poter dire che nello spazio di alcuni giorni l’Istituto Superiore di sanità, i nostri scienziati e i nostri tecnici potranno opportunamente valutare i dati che emergono dal contagio. E dalla valutazione di questi dati possano trarre conseguenze e conclusioni e dirci se è necessario che le scuole restino chiuse o se dal 16 marzo potranno riaprire».

Sostegno alle famiglie

Dalle famiglie – anche in provincia di Varese dove ci sono 100mila bambini e ragazzi a casa – giunge la richiesta di sostegno: a Roma si parla di congedo parentale o di voucher per i babysitter. «Io credo che la soluzione migliore è che sia uno dei due genitori a prendersi cura dei propri figli e stia con loro – fa sapere Attilio Fontana – abbiamo avanzato al governo una serie di richieste per fare in modo che ci siano misure per cui un genitore possa stare in compagnia dei figli, possa continuare a prendere lo stipendio e l’azienda non ci rimetta nulla ma viene risarcita».

Il bilancio del virus

Nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, giovedì 5 marzo, l’assessore al welfare Giulio Gallera ha aggiornato i conti del coronavirus in Lombardia. «I casi positivi ad oggi sono 2251, di cui 1169 ricoverati, 244 in terapia intensiva e 364 in isolamento domiciliare. Crescono i guariti, 376, in un giorno 126 in più. Ma purtroppo crescono anche i deceduti, 98: tra ieri e oggi 25 in più. Tutte persone di una certà età, con compromissioni cardiologiche o altre patologie, molte provenienti dalla zona rossa del Lodigiano e qualcuna della Bergamasca». Ma anche l’assessore rassicura: «Il sistema sanitario lombardo per ora regge. E in due giorni sono stati assunti 136 nuovi medici».

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