Sesto, servizio barca post-lavori al Ponte di ferro: spunta l’ipotesi tour sul Ticino

SESTO CALENDE – Cosa sarà del servizio barca, ora che il Ponte di ferro riapre? «Difficile che diventi un mezzo pubblico a tutti gli effetti, ma non nascondo che una declinazione più turistica, ludica e attrattiva, la vedo». Lo ha detto il sindaco di Sesto Calende, Giovanni Buzzi, in consiglio comunale lo scorso 13 settembre. Terminati i lavori di manutenzione del Ponte, ripristinata (con delle variazioni durante la notte) la viabilità, resta da capire cosa sarà dei servizi che nel frattempo hanno raccolto commenti positivi tra cittadini e pendolari. Anche in merito all’autostrada.

In tour sul Ticino

A portare la questione in aula è stata un’interpellanza di Insieme per Sesto, «riprendendo una storica tradizione», ha detto il consigliere Roberto Caielli. In merito alla «possibilità che il servizio sia mantenuto anche dopo la fine del periodo di emergenza, valutando i costi per l’utenza e un eventuale intervento delle amministrazioni in funzione della sua sostenibilità economica».
In questo senso, una possibilità «interessante», ha spiegato Buzzi, poteva essere un «servizio di trasporto pubblico per la cittadinanza». Ipotesi scartata subito, per una serie di vincoli «pressanti». Come la necessità di rispettare tempistiche o dettare orari. Differente l’idea di dare un taglio turistico, usando il battello per scoprire i gioielli del Ticino. «La proposta è un viaggio-tour: invece di fare Sesto-Castelletto, si potrebbe pensare a un giro più ampio, verso Sant’Anna e il Parco Europa, per esempio». Insomma, è un’idea che potrebbe avere riscontro il sabato e la domenica, nei periodi più caldi. Ovviamente, questo, «avrebbe costi differenti, ma potremmo impegnarci a fare un ragionamento di questo genere».

L’ipotesi sui pedaggi

Per l’autostrada? Il tratto tra Sesto e Castelletto è stato sospeso durante i lavori di manutenzione del ponte. Un’alternativa per far fronte ai disagi ai pendolari soprattutto. Con la fine dei lavori, la tariffa del pedaggio viene ripristinata. Un piano per il futuro, però, può esserci. Così Buzzi: «Ci siamo ripromessi di tornare su questo intervento. Rendere gratuito il tratto è impensabile. Ma sulla riduzione della tariffa, visto che come costo al chilometro è fra i più alti, si può lavorare. Per esempio: fare da 0,80 euro a 0,40 euro sarebbe già notevole per i pendolari».

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