Sesto al voto, FdI strizza l’occhio al centrosinistra. Un segnale a Colombo?

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Cesare Zacchetti (a sinistra) e Marco Colombo

SESTO CALENDE – Fare pace con la Lega, consolidare il rapporto con Forza Italia, fare leva sui numeri che lo rendono il primo partito in città e, in caso di governo, avanzare pretese per guadagnare un ruolo di prestigio. Dovrebbero essere i passaggi per tornare a far parte della politica attiva di Sesto Calende. Ma dopo mesi di silenzio, il primo messaggio di Fratelli d’Italia ha un significato opposto. Ed è rivolto ai candidati sindaco e vicesindaco di Sesto Futura, nata dalle attuali opposizioni. «Auguriamo buon lavoro in vista della campagna elettorale a Elisabetta Betta Giordani, Giorgio Circosta e ai loro colleghi», si legge in una nota. Forse un segnale a chi pensa che il centrodestra abbia superato i recenti malumori e sia pronto a correre unito per le Amministrative. O forse, più nel dettaglio, un messaggio subliminale destinato proprio agli alleati del centrodestra. E in particolare a Marco Colombo, le cui quotazioni da papabile candidato sindaco appaiono in salita: lui – la personalità più indigesta ai Fratelli, viste le parole grosse che sono volate negli ultimi mesi – potrebbe essere il motivo alla base di questi messaggi che hanno l’aria di una provocazione.

Gli ostacoli da superare

Appare davvero impossibile pensare che FdI corra insieme al centrosinistra. Dunque, come interpretare questo (se non inedito, almeno insolito) atto di gentilezza istituzionale? Il duro scontro che si è consumato fra il presidente di circolo Cesare Zacchetti e il leader della maggioranza Marco Colombo (Lega) ha lasciato inevitabilmente degli strascichi. E nonostante gli sforzi per superare i mal di pancia, oggi lo scenario sta cambiando. Non solo per la candidatura di Betta Giordani con Sesto Futura, nome forte e personalità apprezzata. Ma anche per i dubbi sempre crescenti di un Buzzi bis: non è scontato infatti che un passo indietro del sindaco uscente possa portare proprio Marco Colombo a scendere in campo come potenziale candidato del centrodestra. La domanda è: FdI è disposto ad accettarlo? O è più probabile che provi a far valere il peso politico del partito di Giorgia Meloni, senza cedere alle pressioni della Lega? Rinunciare, infatti, vorrebbe dire perdere un’occasione probabilmente irripetibile.

Messaggio d’apertura

Improbabile, ma non impossibile: il caso che FdI, se fosse insoddisfatto delle condizioni poste dalla coalizione, possa presentarsi con una lista in solitaria con l’obiettivo di spaccare il centrodestra e farlo perdere. Inoltre non va dimenticato che, in passato, le posizioni di Zacchetti sono spesso state allineante con quelle delle minoranze, come in merito alla gestione del posizionamento del mercato. E ora arriva quello che sembra essere un messaggio trasversale: «Fratelli d’Italia desidera consolidare l’apertura al dialogo, orientato a un confronto sereno e costruttivo, tra tutte le componenti politiche sestesi, e confida che troverà in questi rappresentanti una buona sponda nello sforzo comune di perorare l’interesse della nostra amata città e delle sue frazioni». Chi ha orecchie per intendere, intenda.

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