Solidarietà e progresso: «Il bilancio attivo di Geasc pesa sulle tasche dei fagnanesi»

FAGNANO OLONA – «I vertici di Geasc hanno mostrato preoccupazione per il risultato economico della municipalizzata. E in consiglio, dove sono stati lasciati soli dalla maggioranza, hanno smentito quanto sostenuto poco prima dall’assessore». Questo in sintesi quanto sostenuto dal gruppo consigliare Solidarietà e progresso in una nota dove, tra l’altro, si sottolinea anche il black out dello streaming comunale «nonostante l’enorme esborso di denaro pubblico (comunale) per l’ammodernamento dell’impianto audio/video, costato 90 mila euro e che inoltre regala anche tanti fischi durante le sedute».

Abbandonati

Come era già successo per l’asilo nido comunale presidente di Geasc e Direttore generale sono stati lasciati soli in Consiglio Comunale a presentare il bilancio consuntivo 2022 dell’azienda, e da consiglieri di minoranza ce ne rammarichiamo, come avevamo già ribadito per la vicenda dell’asilo nido.

La maggioranza per voce dell’assessore al bilancio si è limitata a fare la presentazione del punto, sostenendo che il risultato dell’azienda è stato buono, dato che il Comune ha dato meno soldi a Geasc per i servizi svolti.

Assessore smentito

I dati smentiscono l’assessore; è lo stesso presidente a dire che nel confronto tra il risultato 2022 e l’anno precedente vanno conteggiati serie di introiti straordinari che nel 2021 non c’erano stati, tra cui, ad esempio, oltre 50.000 euro di contributo regionale.

La sostanza è questa che il bilancio di Geasc è in attivo, e lo sarà grandemente per l’anno in corso, ma ciò avviene solo perché il Comune verserà molti più soldi a Geasc, per effetto degli aumenti tariffari e dei nuovi contratti di servizio voluti dall’amministrazione comunale, ovvero l’attivo di Geasc pesa sulle spalle dei cittadini e sulla spesa corrente del Comune e su questo attivo Geasc dovrà pagare molte più tasse (tasse in sostanza sui servizi erogati). Tutto ciò avviene per errori di valutazione degli effetti dei nuovi contratti di servizio, che necessariamente dovranno essere ulteriormente rivisti.

Il problema sembra preoccupare molto di più gli amministratori di Geasc che l’amministrazione comunale. In consiglio presidente e direttore di Geasc sono stati lasciati soli a difendere un sistema imposto da altri e a rispondere sui possibili strumenti correttivi da concordare con l’amministrazione, soli a prendersi un carico di responsabilità non loro.