Bocciata la mozione dei Dae a Sumirago, FdI attacca: «Politichetta spicciola»

Stefano Romano e Giuseppe Comunale

SUMIRAGO – «Il sindaco Yvonne Beccegato e l’assessore Fortunato Denti hanno dato un pessimo spettacolo di politichetta spicciola, bocciando una nostra proposta e mettendo in imbarazzo l’intero consiglio comunale». Sono le parole di Stefano Romano, in quota Fratelli d’Italia e capogruppo di “Meloni – Noi per Sumirago”. Risponde così – sostenuto da Giuseppe Comunale, medico anestesista rianimatore e referente delle politiche sanitarie di Fdi in paesedopo che lo scorso 19 dicembre in aula è stata respinta la mozione per l’acquisizione e installazione di defibrillatori automatici esterni.

L’attacco

«Al termine della presentazione della mozione per l’installazione di defibrillatori sul territorio di Sumirago, sindaco e assessore tirano fuori il coniglio dal cilindro», racconta Romano. «E, pur riconoscendo la validità del progetto, il sindaco invita la maggioranza a non approvare la mozione semplicemente perché proposta dall’opposizione, quindi con il rischio di prendersene i meriti». Alle risposte dell’assessore Denti, il giudizio arriva chiaro: «Sono molto alla carlona, segno questo che non hanno letto con attenzione quanto andavamo a proporre per la tutela della salute dei cittadini. Una mozione la nostra che, in un’ottica di collaborazione fattiva, conteneva anche le indicazioni su come reperire i fondi per l’acquisto dei defibrillatori. L’operato della giunta Beccegato è a nostro giudizio inqualificabile».

Il commento tecnico

A Comunale il compito di condividere le riflessioni tecniche sulla vicenda. «Da medico mai avrei immaginato che una mozione volta alla tutela della salute pubblica, promuovendo l’attuazione di quanto già disposto dalle norme di legge, potesse essere respinta», dice. «Ancora più sconcertanti sono le motivazioni espresse in consiglio». La risposta rivolta all’assessore Denti è suddivisa in tre parti, riportate in botta e risposta in una nota diffusa da Fdi:

1)“il defibrillatore è una macchina semiautomatica o addirittura automatica a prova di scimmia, come dico sempre io in caserma, però dobbiamo usarla su una persona su un corpo umano, perciò dobbiamo essere anche un attimino sicuri di quello che si sta facendo”

Di fronte a tali affermazioni si resta basiti. Di cosa stiamo parlando? Certo che dobbiamo usarlo su una persona! Di cosa ha paura l’Assessore Denti? Sono dispositivi sicuri tanto che il legislatore, proprio nella legge 116/2021 ne promuove la diffusione autorizzandone l’uso anche da parte di personale “non sanitario” e “non formato” in caso di necessità per presunto arresto cardiaco. I defibrillatori non erogano corrente se non riconoscono specifiche aritmie ventricolari mortali. Non può in alcun modo peggiorare una situazione di per sé già gravemente compromessa, nella quale un “non intervento” porterebbe a morte certa.

2) “non è semplice perché dopo va anche manutenzionato” continua l’Assessore Denti “ ha un costo per le piastrine che sono umane e pediatriche, per ripristinare la batteria, chi si prende questa briga”

È evidente la preoccupazione dell’impegno economico (di fatto minimo) e per l’assunzione di una responsabilità di gestione che, come la legge ben precisa, non attiene all’uso dell’apparecchio, ma esclusivamente alla manutenzione fatta da tecnici terzi come per le caldaie domestiche o per la revisione delle automobili, per intenderci! Su questo aspetto viene da chiedersi quanto valga una vita umana. Le affermazioni dell’Assessore Denti stridono con la sua asserita competenza tecnica e con il suo compito di amministratore che presuppone assunzioni di responsabilità che, nel caso di specie, non sono sanitarie ma gestionali. Soprattutto stridono con la sua affermazione iniziale: ” l’Amministrazione ha intrapreso questa strada, non siamo all’inizio, siamo a metà“ Mi chiedo quando saranno alla fine della strada chi si “prenderà la briga” della gestione dei defibrillatori?

3) Esistono già due dispositivi afferma l’Assessore Denti, si non sono disponibili h 24, perché sono al chiuso, continua , ma devono essere geolocalizzati e registrati ad AREU” (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza ndr).

La geolocalizzazione da parte di AREU non presuppone che siano in luoghi chiusi, anzi, proprio per la necessità che siano facilmente raggiungibili se ne promuove l’installazione in luoghi pubblici accessibili in qualsiasi momento! L’Assessore Denti, nel suo accorato intervento, non proferisce parola sulla proposta contenuta nella mozione e prevista per legge di promuovere corsi per la formazione di primo soccorso su base volontaria.

A chiudere, dice Comunale, «una considerazione non da medico ma da cittadino: sono sbalordito ed esterrefatto dal tono polemico e saccente tenuto dall’assessore durante il suo intervento. Non commento le motivazioni espresse dal sindaco in merito al voto contrario nei confronti di una mozione che mira esclusivamente alla tutela della salute pubblica: le sue parole si commentano da sole».

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