Finita l’odissea di Tiziana: dopo 6 mesi in Bangladesh la giovane tornata a Legnano

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LEGNANO – I genitori li hanno contati a uno a uno: 182 giorni durante i quali la loro figlia era dall’altra parte del mondo, in Bangladesh, senza poter rientrare in Italia a causa del blocco dei voli dovuto alla pandemia. Ieri sera, domenica, Tiziana è finalmente tornata a casa, a Legnano, dopo un lungo viaggio costellato di due scali. Un volo Turkish Airlines l’ha portata a Istanbul, da qui ha raggiunto Francoforte e infine Linate con Air Dolomiti. Ma per riassaporare la vita di tutti i giorni dovrà pazientare ancora: dopo il tampone fatto prima di imbarcarsi a Dacca, la attende un altro in Italia e deve sperare che sia negativo, altrimenti finirà in quarantena. Un’eventuale, beffarda appendice a quella che doveva essere una sorta di vacanza di un paio di settimane a casa del fidanzato, che è bengalese. «Se si può evitare, meglio – racconta a Malpensa24, ancora provata dal viaggio, Tiziana Casamassima, 22 anni – ma devo informare l’Asl del mio rientro e sottopormi nuovamente al tampone, non si sa mai, anche se là sono risultata negativa». Ora è in isolamento fiduciario insieme alla madre, mentre il padre e la sorella, per precauzione, si sono trasferiti dalla nonna a Nerviano.

 

Sorpresa dal blocco dei cieli causato dalla pandemia

Nel villaggio vicino a Raipur, dov’era ospite della famiglia del fidanzato Hasan (con lei nella foto in alto), di tre anni più grande, Tiziana è rimasta molto più del previsto. L’emergenza sanitaria che ha sconvolto il mondo intero ha causato il blocco di ogni volo programmato e le autorità italiane non hanno provveduto a organizzarne uno. Sei mesi vissuti in una delle regioni più povere del Paese, dove le case somigliano a baracche, e sfiorata in maggio dal ciclone Amphan, tra comunicazioni precarie e la necessità di procurarsi da sola le medicine di cui la giovane legnanese ha bisogno, come l’insulina per il diabete. «È stata un’esperienza che mai avrei pensato di fare nella mia vita – confida – ma siccome Hasan è stato espulso dall’Italia dopo che gli era scaduto il permesso di soggiorno e non può fare domanda per rientrarvi prima di due anni, ho pensato di andare io da lui. Mi hanno accolto veramente come una della famiglia. Ogni tanto pensavo male perché là hanno una vita di comunità e vivono sempre tutti insieme, è una cosa bella ma veniva gente per salutarmi e parlarmi anche nella mia stanza e non potevo mai stare da sola».

«Quanti voli cancellati all’ultimo…»

legnano tornata giovane bloccata bangladeshLa vera tribolazione, però, è stata pianificare il rientro in Italia, tra continue cancellazioni e con gli uffici delle compagnie aeree internazionali e le agenzie di viaggio a 7 ore di strada, nella capitale, raggiungibile in parte via terra e in parte via fiume, con 4 ore di battello. «Hasan mi ha sempre accompagnata, insieme cercavamo di capire alla Turkish, che era l’unica compagnia a operare voli per l’Europa, i motivi del blocco. Mi veniva da piangere ogni volta che trovavo un volo per tornare, lo prenotavo e dopo alcune settimane scoprivo che non c’era più. C’è uno stallo completo, oggi i voli ci sono, magari domani li cancellano. Mi è successo tante volte». Gli unici voli disponibili erano quelli riservati dalla compagnia di bandiera Biman ai bengalesi con permesso di soggiorno lavorativo in Italia, dove però Tiziana non ha mai trovato posto. «E per fortuna – ammette il papà Giuseppe – perché, a parte i costi esorbitanti, quando sono arrivati qui talvolta si sono rivelati impestati e hanno rimandato indietro tutti i passeggeri». Giuseppe Casamassima non nasconde la delusione per come le autorità italiane (non) hanno gestito il caso di Tiziana. «Voli di rimpatrio – spiega – le ambasciate non ne facevano più, abbiamo dovuto aspettare che riprendessero i voli commerciali e fare i turisti fai da te. Alla fine il rientro è costato 800 euro, ma con un rimborso di 250 su un precedente biglietto. Il vero problema è che i tempi di attesa si sono ancora allungati, per ottenere prenotazioni a minor prezzo».

«Ora voglio rivedere tutti. Ma ripartirò»

Appena potrà, Tiziana riabbraccerà le amiche e le ex compagne della squadra di softball dove giocava prima di cominciare a lavorare. «Vorrei rivederle tutte – dice – e una volta finito di sistemare tutto, riprenderò anche il lavoro al centro commerciale di Arese, dove ho conosciuto Hasan. Se tornerò a trovarlo? Sicuramente, magari evitando periodi di pandemia… L’avevo presa un po’ sottogamba, ma già negli anni passati c’erano stato altri virus, come l’influenza suina, e non avevano bloccato tutto. Stavolta, invece, vedevo che la situazione peggiorava di giorno in giorno. Comunque sì, tornerò a trovarlo, quando la situazione sarà stabile. Ci spero».

Ragazza di Legnano bloccata da due mesi in Bangladesh: «Nessun aiuto dall’Italia»

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