Vaccini ai bimbi, l’esperto: «Evita i danni da Long Covid. Sperimentale? Un’idiozia»

BUSTO ARSIZIO – «Rischi per i bambini? Parliamo dei vantaggi della vaccinazione. Che ragionevolmente riduce i danni delle patologie a lungo termine del “Long Covid”, molto rilevanti per i bambini. E con tutte le dose somministrate in età pediatrica, oltre 10 milioni di bambini vaccinati nel mondo, non abbiamo ancora avuto un caso di evento avverso grave». Parole chiare, quelle del professor Carlo Federico Perno, primario di microbiologia dell’ospedale Bambin Gesù di Roma e docente all’università Unicamillus, che si è prestato ad un vero e proprio fuoco di fila di domande per fugare ogni dubbio e perplessità sulla vaccinazione in età pediatrica, nell’incontro che si è tenuto questa sera, 3 febbraio, in sala Tramogge ai Molini Marzoli. «Vaccino sperimentale? Una vera idiozia» non usa mezzi termini l’esperto.

Presenti e assenti

Una trentina le persone presenti in sala, altrettante quelle mediamente collegate nella diretta streaming sulla pagina Facebook Città di Busto Arsizio, per un totale di più di 100 accessi (a cui si aggiungeranno quelli che potranno vedere la trasmissione in differita). In primi fila ci sono il sindaco Emanuele Antonelli e la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, ma anche la primario di pediatria dell’ospedale di Busto Arsizio Simonetta Cherubini. Fuori dal complesso dei Molini Marzoli un ampio schieramento di forze di pubblica sicurezza, Polizia, Digos e Polizia locale, ma non si presenta nessun contestatore No Vax. Nemmeno dopo la visibilità extra data all’appuntamento dopo la polemica sollevata dal consigliere comunale della Lista Antonelli Matteo Sabba sull’invito al convegno fatto circolare nelle scuole della città.

«Col vaccino il Covid è un’influenza»

Il professor Perno usa parole molto chiare e ricorre spesso alle metafore per farsi capire da tutti. E spiega subito che «il Covid da malattia mortale per molti, senza possibilità di fare nulla, è diventata oggi, grazie al vaccino, una patologia la cui sintomatologia, per i trivaccinati, si situa tra il raffreddore e l’influenza, al netto di chi non è vaccinato e di chi ha una situazione molto complessa. È una verità scientifica, epidemiologica, clinica e sociale». E aggiunge che «dopo la prima terribile ondata, la gestione in Italia è stata tra le migliori, ora con tassi di vaccinazioni che fanno invidia in tutta Europa. Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro fatto».

I miti sfatati

Nelle risposte dell’esperto, tanti falsi miti vengono sfatati. A partire dal cavallo di battaglia più gettonato dai No Vax, quello secondo cui il vaccino sarebbe “sperimentale”: affermazione che il prof. Perno bolla impietosamente come «una vera idiozia». Perché quando esce qualsiasi nuovo farmaco, per anni le agenzie raccolgono in un registro gli eventi avversi legati a quel farmaco. In questo senso sarebbero tutti sperimentali. In realtà affermarlo è una vera idiozia». E poi l’idea che sarebbe il vaccino a generare varianti: «Non è così, il virus più circola, più muta. È non è un caso che le varianti arrivino da Africa e India dove il virus circola libero e dove non hanno i tamponi». Il problema di Omicron è che «chi si è infettato si può reinfettare ma, se vaccinato, senza danni, con una patologia molto lieve e breve senza alcuna sintomatologia polmonare». E sottolinea “alcuna”.

Sicuro per i bambini?

Perché somministrarlo ai bambini? Perché «il virus colpisce in maniera invariabile da 0 a 90 anni. Oggi un quarto degli infettati sono in età pediatrica perché il virus è come l’acqua, si infila va dove la “diga” del vaccino non c’è». E ancora: «I vaccini non compiono alcuna manipolazione genetica – chiarisce il professor Perno – a chi lo afferma dico di andarsi a studiare la biologia».

L’obiezione dei No Vax

Al sindaco Antonelli, che anticipa una possibile obiezione dei «pochi amici No Vax» sul fatto che «la conoscenza sui vaccini possa evolversi», in nome del principio di prudenza, il professor Perno si rifà al «principio di ragionevolezza. Io non posso escludere che uscendo da questa sala mi cada un vaso in testa, ma non per questo non esco perché le probabilità sono molto basse. I fatti dicono che il vaccino è sicuro e ha salvato milioni di vite. Potrà causare danni? Oggettivamente, con un’evidenza che va verso il miliardo di dosi somministrate nel mondo, le probabilità sono molto basse, e forse è più probabile che il vaso da fiori mi cada in testa…».

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