Vanzaghello, Marobe: dall’appalto per milioni di mascherine alla “cassa” per 200

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VANZAGHELLO – «Abbiamo avuto un incontro con Confindustria e con Christian Cagnola, titolare della Marobe. Ad oggi è ancora tutto bloccato. Stando all’azienda la produzione di mascherine (foto di repertorio) dovrebbe riprendere a breve e la società si è detta disponibile, in qualche modo, a rifondere i lavori di quanto non incassato dalla metà di luglio ad oggi». Vito Zagaria, sindacalista Cisl, dopo questa premessa arriva al sodo della questione Marobe di Vanzaghello: «Perché tutto questo avvenga c’è soltanto una cosa da fare: tornare a lavorare. Abbiamo già fissato un nuovo incontro con l’azienda giovedì 17 settembre – prosegue il sindacalista – Mi auguro che, prima di quella data, si torni a produrre. E’ il solo punto che conta adesso».

Da luglio senza stipendio

Nel maggio scorso la Marobe, azienda di abbigliamento e maglieria con sede a Vanzaghello e 46 anni di storia alle spalle, aveva deciso di riconvertire la produzione aprendo linee per il confezionamento di camici e mascherine. A fare richiesta esplicita a Marobe è stato il commissario straordinario Domenico Arcuri. E il sistema produttivo è brevettato Marobe. L’appalto era importante: l’azienda vanzaghellese avrebbe dovuto produrre 174milioni di mascherine. Poco la fine del lockdown la ditta era, caso più unico che rare, tra le realtà che stavano ampliando il numero di dipendenti con quasi 200 nuove assunzioni.

Cassa integrazione non ancora autorizzata

Da metà luglio, però, la produzione si è bloccata. L’azienda ha fatto richiesta di cassa integrazione: «Che ad oggi è ancora in attesa di approvazione – spiega Zagaria – Da metà luglio circa 190 dipendenti sono di fatto senza stipendio». Ad oggi la sola produzione in essere è quella tradizionale, legata al settore dell’abbigliamento: «Lavorano una cinquantina dei 240 dipendenti – conferma il sindacalista Cisl – Sul perché la produzione di mascherine sia stata bloccata non voglio entrare». Il prodotto non avrebbe superato alcuni test, ma dall’azienda avrebbero rassicurato che le mascherine sono assolutamente in regola con tutte le normative previste così come attestato dai laboratori ai quali la Marobe si è affidata.

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