Varese, la segue dalla stazione e la aggredisce per violentarla: arrestato

tribunale di varese

VARESE – Era stata vittima di un’aggressione sessuale nell’androne del suo palazzo, prima del lockdown: dopo mesi riconosce lo stupratore in giro per la città e lo denuncia. Così una donna di Varese, di 40 anni, ha permesso di mettere agli arresti un uomo di 30 anni, che aveva tentato di violentarla dopo averla seguita dalla stazione. È accusato di violenza sessuale e lesioni. «Se altre riconoscono il modus operandi, si facciano avanti e denuncino» l’invito del Procuratore Capo di Varese Daniela Borgonovo.

L’episodio

La vicenda risale al mese di febbraio, prima del lockdown per l’emergenza Covid. La vittima è una signora di Varese, che quel giorno stava rientrando a casa da Milano in treno, su un convoglio partito dalla stazione di Cadorna. Qui un uomo tenta di approcciarla, ma viene respinto. Sembrerebbe finita lì, ma l’uomo segue la donna dalla stazione di Varese fino all’abitazione di quest’ultima, e quando entra in casa è pronto per aggredirla: questione di istanti, l’uomo afferra la donna, la spinge nell’androne del palazzo e inizia a palpeggiarla pesantemente nelle parti intime, cercando di consumare un rapporto sessuale. La donna riesce a reagire e a difendersi, con calci e pugni, spintonando via l’uomo che sbatte la testa sulla cassetta delle lettere e poi spingendolo fuori dal portone.

La denuncia

Fuori dal palazzo c’è una telecamera di videosorveglianza che registra le immagini dell’uomo che scappa via dopo l’aggressione sessuale. La donna si presenta al pronto soccorso, dove viene assistita e medicata: per lei 7 giorni di prognosi. Subito va a denunciare il fatto alle autorità: sul caso indaga la squadra mobile di Varese, coordinata dal pubblico ministero Valeria Zini. A dare la svolta alle indagini però è la stessa vittima, che dopo qualche mese incrocia per caso in giro per la città il violentatore e lo riconosce. L’uomo viene identificato: incensurato, per lui scattano le manette. L’accusa è di violenza sessuale e lesioni.

L’appello del Procuratore

In conferenza stampa il Procuratore Capo di Varese Daniela Borgonovo ha lanciato un appello per la ricerca di eventuali altre vittime del violentatore, che non ha precedenti penali ma che potrebbe aver già agito con modalità simili, come spesso capita in questi casi. «Se riconoscete il modus operandi, fatevi avanti e denunciate». Si ipotizza che possa trattarsi di un aggressore seriale. Di certo un altro episodio che induce a sensibilizzare ancor di più l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne.

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