Varese, parte il restauro del Bernascone. Il prevosto: «Segnale di speranza per tutti»

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VARESE – Il prossimo 23 novembre sarà avviato il cantiere per il restauro conservativo del campanile della Basilica di San Vittore a Varese. Il “Bernascone”, come è comunemente chiamato dai varesini, dal nome dell’architetto che lo progettò, oltre ad essere un monumento con una valenza storica e culturale, è diventato nel tempo a simbolo della città.

Fondazione Cariplo e Regione Lombardia

L’intervento di recupero è affidato alla impresa Gasparoli di Gallarate, su progetto firmato dall’Architetto Giorgio Vassalli coadiuvato da un gruppo di collaboratori. L’operazione, che avrà una durata stimata di 14 mesi, è stata resa possibile grazie al contributo previsto dal Bando Fondazione Cariplo-Interventi Emblematici Maggiori cofinanziato da Regione Lombardia, e dalla generosità di parrocchiani e varesini. Il restauro interesserà tutta la struttura interna ed esterna con opere di pulizia, consolidamento e risanamento con finitura ed opportune protezioni finali. L’intervento permetterà inoltre di effettuare la manutenzione straordinaria di pareti, giroscala, cella campanaria, gli impianti, parti lignee e illuminazione interna, porta di accesso al campanile, della scaletta elicoidale e dei serramenti.

Le parole di Monsignor Panighetti

Le parole di Monsignor Luigi Panighetti, Prevosto di Varese, riassumono il senso ed il significato dell’opera.
«Poter dare inizio a quest’opera di consolidamento è un segnale di speranza in periodo difficile per tutti.
Basilica e campanile sono edifici cui Varese è strettamente legata non solo per il loro significato storico, architettonico e simbolico, ma anche perché sono un punto di riferimento di una comunità di migliaia persone. Vanno ringraziati tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare fino a qui a partire dai varesini che in questi anni hanno mostrato amore per questo simbolo città, passando per la Soprintendenza la Curia e il Comune che hanno operato con uno sforzo sinergico. Lo scorso febbraio poi abbiamo visto con grande soddisfazione assegnare un contributo tanto significativo per il restauro perché scelti tra i Progetti Emblematici selezionati da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, che agiscono con attenzione e sensibilità ai bisogni del territorio. Ciò ha significato veder riconosciuto il valore identitario e culturale della torre campanaria, simbolo della città stessa».

Il “Bernascone” (1565 -1631 circa): Storia, dati e numeri

La torre campanaria, realizzata in materiale lapideo e mattoni, svetta coi suoi quasi 80 metri sul capoluogo Lombardo da secoli. La prima pietra di quella che viene ritenuta una fra le più elevate e le meglio disegnate torri di Lombardia, venne posata, infatti, nel 1617. Il progetto dell’architetto Giuseppe Bernascone, detto il Mancino, prese il via nel 1617 e – dopo una lunga sosta – ripresero nel 1688, e procedettero fino alla base della guglia; nel 1773, il campanile fu ultimato, con l’innalzamento della guglia, su disegno dei pittori Giulio e Giuseppe Baroffio, che vollero riformare questa parte, portandola a maggiore altezza di quella del primitivo disegno del Bernasconi. Nel campanile si sale per una scala di pietra, che ha 230 gradini, e reca allo spazioso piano delle campane, che sono otto: il campanone ha un diametro di 178 centimetri e venne fusa nel 1825 nella officina Bizzozero. Per una scala a chiocciola si ascende alla sala che vi sta sopra; da qui si esce sul largo terrazzo, che offre un panorama stupendo e variegato. Il Iato esterno del Campanile verso il sud, conserva le tracce di molte palle di cannone: sono quelle fatte sparar dal generale austriaco Urban, nel 1859, per “punire” la Torre di aver suonato a festa i suoi bronzi, quando in Varese entravano, vittoriosi e liberatori, i Garibaldini.

Quali passi ci hanno condotto qui

Il 24 luglio 2016 Alcuni elementi si staccano dalla facciata del campanile fronte ovest. Intervengono tempestivamente i Vigili del fuoco per sopralluogo e ufficio Lavori Pubblici del comune di Varese per transennare con misura precauzionale dovuta. La parrocchia di San Vittore effettua sopralluoghi, verifiche del caso e indagini specifiche. Il monumento non è in pericolo e la situazione non è grave.

La cronistoria del progetto

02 agosto 2016 Realizzata una “mantovana para sassi” per contenere eventuali nuovi distacchi di frammenti.
31 agosto 2016 Rilievo fotografico e materico-analitico: ispezione per monitorare lo stato di fatto di tutti i lati del campanile per definire se e quali interventi siano necessari. 25 gennaio 2017. Conferenza stampa per illustrare lo stato del campanile alla luce degli studi commissionati, le linee guida dei lavori necessari e la composizione del Comitato d’onore che presiederà alla realizzazione degli stessi. Saranno necessarie opere di consolidamento e restauro a cuasa del passare degli anni e dell’inquinamento. 5 marzo 2017: 400 anni del Bernascone. Inaugurazione della Mostra nel battistero di San Giovanni: “Il campanile sopra Varese” (poi a settembre alla fiera campionaria di Varese) curata da Giorgio Vassalli, Giovanni Meschini e Alberto Bianchi: 12 pannelli descrittivi e fotografici e video di 15 minuti per una facile visione dello stato di avanzamento delle indagini relative allo stato di degrado della torre campanaria. 24 luglio 2017 Realizzazione di carotaggi esplorativi (prelevamento di campioni di roccia), preceduta dalla campagna di scavo archeologica delle zone oggetto d’esame con le quali si accerta che non è interessata la stabilità della torre campanaria. Dal 7 all’11 agosto Indagini geognostiche per dati e informazioni geologiche che hanno offerto nuove notizie in rapporto alla situazione archeologica nelle immediate vicinanze del campanile. Settembre 2017 L’iniziativa “Una pietra per il Bernascone”, la raccolta fondi per il restauro campanile in collaborazione con Rossi Di Angera. Giugno 2018. L’iniziativa di raccolta fondi con la messa in scena del musical “Aggiungi un posto a tavola”, da parte della Compagnia Effetti Collaterali Varese 2019 Approvazione del progetto da parte della soprintendenza ai Beni Culturali. 2020Approvazione del progetto da parte degli uffici competenti della Curia Arcivescovile. Assegnazione del contributo di 1 milione di euro in seguito al Bando Cariplo Emblematici Maggiori cofinanziato da Regione Lombardia. A novembre 2020 inizio del Cantiere.

Sul campanile alto 81 metri la corona dei vigili del fuoco di Varese

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