Gli sciacalli del Coronavirus: finte visite mediche a domicilio per truffare

VARESE – «Si informa la cittadinanza che non è stata emanata alcuna attività porta-a-porta per effettuare test con tampone orale per la rilevazione di contagio di Corona Virus Covid-19». Inizia così la breve nota stampa divulgata praticamente da tutti i comitati locali dell Croce Rossa della provincia Varese da Luino a Saronno.

La truffa del tampone porta a porta

Il motivo? L’emergenza Coronavirus con relativa psicosi collettiva sta fornendo una nuova arma ai truffatori. Dopo i finti addetti Enel, i falsi carabinieri, falsi poliziotti. Dopo la truffa dell’acqua al mercurio che contamina l’oro, i malviventi hanno trovato una nuova frontiera per carpire la fiducia delle vittime, in particolare degli anziani, introdursi nelle loro case e rubare soldi e gioielli. In queste ore di apprensione i malviventi si spacciano per falsi medici o infermieri, o appartenenti alla Croce Rossa, pronti a eseguire tamponi porta a porta per verificare se il malcapitato è affetto da Coronavirus. I truffatori si fingono medici, raccontano di misure di sicurezza, di controlli preventivi. Palano di Corinavirus, la vittima si spaventa e li lascia entrare.

L’appello di Comuni, Cri e Ats

Non c’è alcun controllo porta a porta. Nessun tampone a domicilio, nessun controllo medico in atto nelle case. Non aprite. I comunicati di avvertenza sull’azione degli sciacalli del Coronavirus si stanno moltiplicando. Anche le amministrazioni comunali stanno postando sui siti istituzionali e sui canali social allerte e appelli molto chiari: «È notizia di queste ore che alcuni sciacalli abbiano tentato una nuova truffa sull’onda dell’emergenza in atto. Nessun ente (Croce Rossa, Ats Insubria etc) manda, senza che voi ne abbiate richiesto l’intervento, addetti ad effettuare tamponi per rilevare la positività al Coronavirus. Datene avviso a più persone possibili, soprattutto anziani, e nel caso avvisate immediatamente le Forze dell’Ordine. Come al solito vi chiedo di non rispondere. Grazie», si legge ad esempio su Olgiate Informa. Sono stati segnalati anche casi di contatti telefonici: i truffatori chiamano prima la vittima “prenotando” la visita porta a porta probabilmente per capire se il malcapitato è solo in casa. Rifiutate ogni controllo medico sul Coronavirus porta a porta, è una trudìffa, e in caso di contatti anche telefonici chiamate il 112. 

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