«Salute e sicurezza al primo posto». I lavoratori di Leonardo pronti allo sciopero

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VERGIATE – Lavoratori del settore aerospaziale pronti allo sciopero nazionale. I sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm chiedono alle aziende del settore la verifica con rsu e rls sulla natura delle attività essenziali dei singoli stabilimenti, Leonardo compresa. In caso di rifiuto da parte delle aziende saranno messe in atto 8 ore di sciopero su tutto il territorio nazionale.

Verifica immediata delle nuove disposizioni

«A fronte delle nuove limitazioni previste dal Dpcm del 22 marzo, che aggiunge alcuni settori nel decreto approvato, non presenti nello schema discusso con le parti sociali tra cui alcune attività dell’aerospazio e difesa, le segreterie nazionali di Fim ,Fiom e Uilm chiedono che prima dell’avvio delle attività nella giornata di oggi lunedì 23 marzo nelle aziende del settore dell’Aerospazio e Difesa in sede aziendale, si provveda, con rsu e rls all’immediata verifica delle nuove disposizioni ministeriali relative alla natura delle attività essenziali e strategiche, delle relative autorizzazioni prefettizie e se ricorrano le condizioni di sicurezza definite nel Protocollo condiviso del 14 marzo 2020», si legge nel comunicato congiunto dei metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm.

Salute e sicurezza al primo posto

Nota che prosegue: «Come Sindacato in questa fase difficile per il nostro paese, pur nella consapevolezza dell’importanza del lavoro e del settore industriale metalmeccanico per l’intera nazione, abbiamo rappresentato sempre la necessità, rispetto a qualunque altra valutazione, di mettere al primo posto la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori». Leonardo e le Segreterie Nazionali Fim Fiom e Uilm alcuni giorni fa avevano condiviso e sottoscritto un protocollo aziendale di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.

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