VIGILANZA ROSSONERA: “Dopo l’ultima vergogna vogliamo una prova d’orgoglio”

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Mauro Badalucco

Eccomi qui a commentare il peggior Milan degli ultimi ottant’anni. Quattro sconfitte in sei partite: non accadeva dal lontano campionato 1938-’39 e già qualcuno profetizza, secondo me a sproposito, la retrocessione.
Leggendo alcune interviste a personaggi di spicco del mondo del calcio si parla di un Milan molto giovane e quindi acerbo, incapace di reagire nei momenti difficili della gara. Altri difendono a spada tratta Giampaolo descrivendolo come un serio professionista, grande maestro di calcio al quale bisogna dare tempo per plasmare i giocatori e convertirli ai suoi schemi. La verità è che il Milan questo tempo non ce l’ha. Lo hanno dimostrato domenica sera i tifosi fischiando sonoramente la squadra e svuotando per protesta la curva sud.
La dirigenza sembra non sapere che pesci prendere e nonostante la fiducia incondizionata al Mister manifestata da Maldini per conto della società, di sicuro sta pensando al “dopo Giampaolo”.
La gara di domani sera al Ferraris contro il Genoa per Mister Giampaolo potrebbe essere l’ultima spiaggia. Il Milan dovrà vincere ma soprattutto convincere e dimostrare con il gioco che la classifica attuale non è veritiera. Il compito sarà assai arduo perché anche la squadra ligure si trova nelle zone basse della classifica e venderanno cara la pelle. Sarà una partita molto tesa e difficile, aperta a qualsiasi risultato.
Il Milan riparte con una difesa rimaneggiata: giocherà Duarte al posto di Musacchio, giustamente squalificato dopo il brutto fallo su Ribery. A centrocampo, con buona probabilità, rivedremo Biglia al posto di un Bennacer non ancora in forma mentre in attacco rivedremo Leao, Suso e Piatek.
Nella conferenza stampa di oggi Giampaolo ha puntato il dito proprio sull’attacco rimarcando la mancanza di lucidità negli ultimi venti metri, manifestando l’intenzione di lavorare molto su questa fase. In effetti, sia contro il Torino che contro la Fiorentina i rossoneri, con maggior freddezza sotto porta, avrebbero potuto segnare di più. La sterilità dell’attacco rossonero, nella fattispecie del pistolero Piatek, mina pericolosamente il morale di quest’ultimo ed in generale della squadra.
Domani sera mi aspetto una prova d’orgoglio da parte dei rossoneri che hanno il dovere di tirare fuori gli attributi per uscire da questa maledetta crisi.

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