Volandia-Provincia di Varese, pace fatta: chiuso il contenzioso da 315mila euro

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MALPENSA – Il contenzioso è durato praticamente un decennio, ora tra Volandia e la Provincia di Varese è pace fatta. Stamattina, 25 marzo, in Tribunale a Varese, il presidente Emanuele Antonelli e il numero uno dell’ente museale Marco Reguzzoni hanno firmato il documento che chiude l’annosa lite sul denaro che Volandia doveva a Villa Recalcati. Il debito, quantificato in 315mila euro, verrà rateizzato in circa 15 anni.

L’intervista

«Sono molto contento – le parole a caldo del presidente di Volandia Marco Reguzzoni – abbiamo raggiunto un’intesa sulle rispettive ragioni: è un modo per tornare a pensare al rilancio del museo. Ci conforta il clima favorevole che si è creato con la Provincia, che è uno dei nostri soci fondatori».

Il contenzioso

La lite risale addirittura all’amministrazione guidata da Dario Galli. Mezzo milione di euro circa il debito che il museo di Volandia aveva accumulato nei confronti di Villa Recalcati, che più volte ne aveva chiesto l’estinzione. Nel frattempo però l’ente guidato da Marco Reguzzoni (che dello stesso Galli era stato predecessore alla guida dell’ente provinciale) aveva a sua volta chiesto alla Provincia la restituzione di una serie di somme dovute per il funzionamento del museo e per il trasferimento del museo Ogliari da Ranco.

La transazione

Un tira e molla andato avanti per anni, con Volandia che nel frattempo si è vista dare ragione dal Tribunale per quanto riguarda le somme pretese per il contenzioso-Ogliari. Ora la trattativa è arrivata alla conclusione, con un accordo transattivo sottoscritto tra le parti. Volandia ha riconosciuto il debito, quantificato alla fine in 315mila euro, mentre la Provincia ha accettato di spalmare il rientro su più anni, con quattro rate annuali per un totale di 20mila euro all’anno.

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