Altasfera diventa Migross: il cash&carry di Busto riaprirà nei prossimi mesi

BUSTO ARSIZIO – Rinascerà con la nuova insegna Migross il cash&carry sul Sempione a Beata Giuliana che è chiuso da mesi per via della crisi che ha travolto il gruppo L’Alco, che deteneva il marchio Altasfera. «La riapertura di Busto Arsizio è in programma nei prossimi mesi» annunciano da Migross, la società di grande distribuzione veronese che fa parte del gruppo VèGè.

L’acquisizione

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Dopo Ondamarket e Altasfera, un nuovo capitolo targato Migross. La società veronese lo scorso dicembre ha rilevato all’asta gli otto cash & carry Altasfera del gruppo L’Alco Grandi Magazzini con un investimento di 31,5 milioni di euro. Oltre all’acquisizione del ramo d’azienda, Migross ha garantito la solvibilità dei crediti maturati dalla precedente gestione e ha salvato oltre 200 posti di lavoro, tra cui una trentina a Busto Arsizio, con un accordo che prevede la cassa integrazione fino al completamento delle ristrutturazioni dei negozi, ormai chiusi da oltre un anno. Altasfera aveva subito un vero e proprio tracollo ai tempi del primo lockdown, quando il mondo della ristorazione si era fermato, e non si era più ripresa, fino all’asta fallimentare.

Le riaperture

Cash&Carry Migross è la quarta insegna, dedicata ai possessori di Partita Iva, del gruppo fondato a Verona negli anni ’70. Da quando è stata completata l’acquisizione dei punti vendita Altasfera, Migross ha riaperto due degli otto punti vendita, quello di Lonato, in provincia di Brescia, e quello di Crespiatica, in provincia di Lodi. La prossima riapertura è prevista per il 5 aprile a Segrate. Poi, oltre a Busto Arsizio, ci sono altri due negozi nel Bresciano (Rovato e Braone), uno in Brianza (Varedo) e uno nel Pavese (San Martino Siccomario). L’obiettivo della compagnia veronese è di completare il percorso di riaperture entro il 2022.

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